Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, Dalma Maradona è tornata a Napoli nel primo pomeriggio insieme alla sua agente e portavoce Gabi Galaretto.
Si fermerà per quattro giorni per girare diverse scene del documentario “La hija de D10S”, sulla vita del padre. Tornare nella città dove ha vissuto i primi anni di vita le dà emozioni particolari, ma ha prevalso più la rabbia e lo stupore e lo spiega senza mezzi termini:
“Mi sembra qualcosa di impossibile, quello che sta accadendo. Chiedo semplicemente di entrare nello stadio intestato a mio papà, che porta il mio stesso nome e questo mi viene negato prima dal Napoli e ora dal Comune“.
Con il municipio partenopeo sono stati ricreati dei contatti, dopo che è arrivato un inatteso “no” motivato in vario modo. Infatti alla richiesta della Bronx, la casa produttrice del documentario, dal Comune hanno fatto sapere di non poter aprire le porte agli argentini. Motivazione: fino a venerdì allo stadio ci sarà un’ispezione.
Sabato e domenica non c’è nessuno che possa far entrare la troupe, da lunedì il campo entra nella giurisdizione del Napoli in vista della sfida con lo Spezia di mercoledì. Rigettata anche l’ipotesi della produzione di accollarsi le spese per i dipendenti, per pagargli lo straordinario festivo e aprire così l’impianto.
Dunque Dalma ha provato a ricontattare il Comune e pare ci fossero i presupposti per un colloquio in video con il sindaco Gaetano Manfredi, che però ha dovuto rinviare per precedenti impegni. “Abbiamo atteso fino a sera – spiega Dalma – ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Tutto questo è difficile da accettare“. Da palazzo San Giacomo hanno lasciato trapelare la possibilità di poter aprire l’impianto dopo Natale, ma questo ha mandato su tutte le furie l’entourage perché era stato spiegato che tecnicamente c’erano quattro giorni a disposizione.