L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport propone un’interessante inchiesta sulle plusvalenze messe a bilancio dai club di Serie A negli ultimi cinque anni.
“La Serie A ha conosciuto di recente un balzo delle plusvalenze, quasi raddoppiate nel 2016-17 rispetto all’anno precedente superando quota 700 milioni. E se in quell’esercizio l’exploit era parzialmente giustificato dalle vendite-record di Pogba (96,5 milioni di guadagno per la Juve) e Higuain (86 per il Napoli), nel 2017-18 la voce è ulteriormente cresciuta senza grandi crack (il picco i 39,1 milioni della Fiorentina per Bernardeschi) fino a toccare i 738 milioni. Insomma, l’abuso di plusvalenze si è fatto sistema.
Tra il 2013 e il 2018 le regine delle plusvalenze sono state la Roma e la Juventus, con incassi rispettivamente di 331 e 327 milioni. Strategie aggressive di trading che sono proseguite anche nel 2018-19: i giallorossi hanno registrato circa 130 milioni di plusvalenze, da Alisson alle operazioni di giugno (Manolas e Pellegrini); per i bianconeri oltre 120 milioni, raggranellati senza rinunciare a top player ma con pedine come Audero, Cerri, Mandragora, Sturaro. La corsa alla vendita negli ultimi giorni disponibili per la registrazione a bilancio (chiusura al 30 giugno) è diventata un must”.