Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della partita persa contro il Parma.
“Lasciatemi stare. Voi volete svegliare il cane che dorme. Ma che rigore è? Quello è già in caduta! E nemmeno il primo era rigore, come non lo era il nostro. Non c’era nessun rigore, io non lo so. Non sono preoccupato, io penso che tante volte quando si perde una partita pare che non ci stiamo giocando nulla. Noi stiamo giocando la nostra mentalità. A me non piace quando si parla soprattutto con arbitri giovani che credono di non sbagliare mai. Io credo fortemente alla buona fede ma mi pare che stiamo esagerando. Ai miei tempi, e non è preistoria, questi rigori non venivano dati mai.
Mi girano le scatole. La squadra è migliorata, è un dato di fatto, abbiamo vinto un trofeo. Ma siamo al settimo posto e mi girano le scatole perché questa è una squadra che non può stare al settimo posto. Sono arrabbiato per questo. Sappiamo che abbiamo fatto delle buone cose ma non bastano. Dobbiamo fare meglio perché il primo tempo oggi non mi è piaciuto proprio.
Io non vorrei che la mia squadra si specchi troppo nel palleggio, perché poi prendiamo le ripartenze, prendiamo gol e perdiamo sicurezza. Mi piace che teniamo il campo. Ma non mi piace che prendiamo gol troppo facilmente.
Lozano mi è piaciuto nella sua posizione, da punta centrale ha faticato. Non è una questione solo di errori della difesa, in questo momento stiamo vedendo tanti errori. Si fa fatica a preparare le partite, c’è solo un giorno di riposo e poco tempo per recuperare e preparare le partite. Ci sta qualche errore di troppo. L’importante è la mentalità. Quando si prende gol la colpa è di tutta la squadra.
Che succede ad Allan? In che senso? Ha avuto dei problemi fisici e poi non è facile prendere il ritmo partita. Era da Verona che non giocava dall’inizio. Si sta impegnando, ce la sta mettendo tutta e a tratti mi è piaciuto. Ma devi avere continuità per giocare bene e anche io ho fatto scelte diverse fino ad ora. Oggi ha fatto quello che doveva fare.
Barcellona? Se siamo questi faremo fatica. Noi dobbiamo essere bravi a ritrovare l’entusiasmo, la voglia di saper soffrire e non abbattersi alla priam difficoltà. Ultimamente le nostre prestazioni dicono questo, dobbiamo darci una svegliata. Sennò non basta per andare a Barcellona e fare una buona prestazione”.