Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di RaiSport al termine della gara vinta contro lo Spezia.
“Mi tengo i primi 45 minuti perché sennò sembriamo dilettanti allo sbaraglio. Ma dobbiamo far trovare la condizione a Mertens e Osimhen. Uno ha avuto il Covid, poi l’infortunio alla spalla, l’altro ha problemi alla caviglia. Stanno giocando al 30, 40%. Li ho fatti entrare sul 4-0 ma dobbiamo ritrovare questi calciatori. Nel primo tempo abbiamo fatto cose meravigliose, poi è per questo che abbiamo subito, giocavamo in nove, ma dobbiamo fargli trovare continuità.
Abbiamo creato molto di più contro di loro quando abbiamo perso. Oggi abbiamo buttato la palla dentro. Ma anche con il Verona potevamo fare il 2-0 e poi è andata com’è andata. Abbiamo delle difficoltà, lo sappiamo, ma dobbiamo stare tranquilli e continuare a lavorare.
Oggi dobbiamo ringraziare i ragazzi, li ringrazio per quanto mi hanno dato. Mi da fastidio che mi viene fatta la domanda, che mi devo dimettere. E agli altri no. Perché mi devo dimettere? Io sto buttando il sangue, io e il mio staff dalla mattina alla sera. Poi se i miei risultati non vanno bene alla proprietà, io sono un dipendente. Io devo rispettare la mia famiglia, i miei collaboratori. Io non mi dimetto, sto qua, faccio il mio lavoro e penso di saperlo fare. Per me stiamo facendo buone cose, poi gli addetti ai lavori faranno le loro considerazioni. Sono quattro anni consecutivi che faccio la semifinale di Coppa Italia, questo non lo dite mai però, perché? Da giocatore ho vinto tutto quello che si poteva vincere. Magari lo farò anche da allenatore.
Gli obiettivi sono quelli di entrare tra le prime quattro. Vorrei vedere se all’Inter manca Lukaku o ad altre squadre. Nessuno dice che mi mancano giocatori importanti. Osimhen ha fatto solo 6 partite, Mertens manca dall’Inter. Nulla togliere a chi c’è adesso che sta facendo cose importanti.
Nel primo tempo non l’hanno mai preso, hanno fatto il giro della giostra. Poi da quando è entrato Osimhen si può valutarla in modo diverso: invece di palleggiare si può buttarla alta. Al 70′ riuscire a palleggiare, magari subentra la stanchezza. Serve una via di mezzo, quando ci stanchiamo diventiamo una squadra con tre blocchi.
In fase di possesso era 4-3-3, in fase di non possesso la mezzala andava su Ricci per oscurarlo. Lo Spezia sembra che palleggi, ma quando ha spazio va subito in verticale. Con loro bisogna essere bravi sulle seconde palle.
La cena con De Laurentiis? Ha parlato alla squadra, ha detto quello che doveva dire. Mi ha tranquillizzato ma non ne ho bisogno, io faccio il mio lavoro e verrò giudicato. Abbiamo passato un turno e sembra che non abbiamo fatto niente. Guardate l’AZ e la Real Sociedad dove sono nei loro campionati e sembra che non abbiamo fatto niente. Se vinciamo con la Juventus siamo al terzo posto. Io sono un uomo molto cazzuto, non mi deprimo facilmente, nessuno m’ha mai regalato nulla. So che possiamo fare di più ma non vado dietro alle chiacchiere, se mi girano i cinque minuti mollo tutto e vado ad allentare in Kuwait. Se vediamo quello che succede in giro per l’Europa non si capisce nulla, ieri il Manchester United ha perso con lo Sheffield. I riusltati sono strani anche per gli altri. Io faccio il mio lavoro, poi vedremo. Se qualcuno non è contento pazienza, io lavorerò finché mi lasceranno lavorare.
Non ce l’ho con nessuno. In discussione l’allenatore ci deve stare, ma a me piace la critica. Se sbaglio mi assumo le mie responsabilità, ma è eccessivo quello che sta accadendo qui. Io oggi mi aspetto che la prima domanda è: mister Gattuso complimenti, che sono quattro volte che alleni in Serie A e quattro volte che arrivi in semifinale. Vi sembra una cosa importante? Invece mi si chiede solo di quello che ha detto De Laurentiis. Vi sembra una cosa normale?
I tifosi si aspettano qualcosa in più? Sì. Va bene. Hai ragione”.