Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato nella conferenza stampa di presentazione alla sfida di domani contro il Rijeka.
“Nella mia squadra devono pensare a lavorare, abbiamo una fortuna perché firmiamo contratti importanti e siamo tutelati soprattutto. Se pensiamo a questo periodo andiamo alla ricerca di alibi. E chi fa questo con me non può stare. Io vivo questo lavoro a 300 all’ora tutti i giorni, ho passione e faccio questo lavoro con voglia, voglio persone che fanno la stessa cosa non che parlano di stipendi. Io non ho paura, i giocatori sono con me, mi seguono, i numeri dicono che stiamo facendo un grande calcio ed io sono contento di quello che stiamo facendo. Poi se a Napoli qualcuno pensava che dovessimo vincere tutte le partite non è un mio problema. Possiamo sicuramente fare meglio ma la strada che stiamo facendo mi piace molto.
Quello che avete scritto non è tutto vero. Io e la squadra non abbiamo litigato: ho espresso le mie parole, abbiamo parlato. Io non devo vedere niente se non l’impegno durante la settimana e lo vedo, c’è senso di appartenenza. Tutto questo non basta però, ci vuole qualcosa in più. Giocare bene non basta, noi non possiamo giocare sempre di fioretto, la lettura delle partite è fondamentale. Se c’è bisogno di stare a soffrire e questa squadra ha dimostrato di saperlo fare. Ora dobbiamo fiutare il pericolo, giocare bene a volte non si può fare, bisogna mettere l’elmetto e giocare diversamente. Questo penso. A Sky ho detto che la responsabilità è la mia, che dopo un anno se la squadra non vedo che fa certe cose è colpa mia. Non ho massacrato nessun giocatore, la colpa è la mia. I ragazzi lo sanno che si può giocare anche male ma ci vuole agonismo. Questo è tutto.
Problema di approccio mentale alle partite? Forse sì. Abbiamo sbagliato tantissimi primi tempi, questo è un dato di fatto. Anche con il Milan abbiamo sbagliato tanto in costruzione e questo ci deve far riflettere. Bisogna migliorare, io e il mio staff siamo già al lavoro su questo. Se non hai una squadra forte difficilmente puoi rientrare in partita ma la mia squadra è tanta roba, per questo possiamo e dobbiamo alzare l’asticella. Ma ci sono tante cose che facciamo bene, ma per diventare una squadra forte e distruggere gli avversari ci vuole questo.
Non è solo questione di tirare meglio, è come arrivi e le volte che arrivi. Ieri ho fatto vedere delle clip alla squadra, siamo arrivati in superiorità rispetto ai difensori del Milan tante volte e si sbagliano gli appoggi. Stiamo sbagliando tanto, questo dobbiamo migliorare. Mertens è un cecchino, sta sbagliando tanto, ma sono momenti che possono capitare. Stiamo lavorando su questo. In tutti i dati siamo nelle prime posizioni ed è per questo che non mi preoccupa questo momento. Mi preoccupa il fatto che dobbiamo avere cattiveria, stiamo sbagliando le letture ed è questo che non va bene. Ci vuole qualcosa in più.
Se sceglierei di nuovo Politano vicino a Mertens? Tutta la vita. E’ stato il più pericoloso, non sapevano come prenderlo. Poi, se vado a muso duro? Voi pensate che faccio sempre questo ma non è così. Io sono molto attento alla gestione e io ho solo detto che questa squadra deve alzare l’asticella: non solo pensare a giocare bene ma leggere la partita. Siamo una squadra forte, lo sappiamo, io sono orgoglioso di allenare questa squadra. Dobbiamo solo migliorare il modo stare in campo. Altre cose non stanno né in cielo né in terra“.