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Gattuso: “Mi sono piaciuti tutti oggi, questa squadra è forte. L’obbiettivo? Arrivare a 40 punti”

gattuso napoli

Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita vinta al San Paolo contro la Juventus.

 

 

“Noi oggi valiamo 27 punti, basta. E’ giusto che ci diamo le legnate. Ho sbagliato più di qualcosa e ci siamo inguaiati da soli. Bisogna affrontare le partite con grande umiltà perché questa è una squadra che sa giocare, bisogna metterla nelle condizioni. Se sa soffrire, tenere il campo, vengono fuori partite così. Chi mi è piaciuto di più? Tutto. La squadra, il pubblico, l’atmosfera. Oggi tutta la squadra ha fatto una grande partita, abbiamo concesso due palle gol ad una delle squadre più forti al mondo.

Nel secondo tempo de Ligt e Bonucci portavano palla e noi pizzicavamo più in avanti. Non hanno mai trovato la profondità e quei dieci metri in avanti ce l’hanno fatti fare loro. La difesa per questo poteva stare più alta.

Per tanti giorni questa squadra si sta allenando con carichi pesanti, sta lavorando. Abbiamo cambiato metodologia di lavoro, c’è più lavoro a secco anche. Adesso stiamo raccogliendo i frutti. Dove l’abbiamo vinta? Perché abbiamo giocato su due fasi, come l’abbiamo preparata: grande rispetto per loro quando hanno la palla, c’è stato un grandissimo lavoro a chiudere sugli esterni con le mezzali. Grande Demme, ci ha dato grandi coperture e grande ordine. E poi ho visto un grande palleggio. Non si palleggia per far divertire la gente, ma per superare la pressione. E la stiamo un po’ sbagliando troppo in questa fase.

Certo, pensavo a questo Napoli in fase di non possesso. I concetti sono semplici, bisogna riuscire a tenere bene il campo, essere organizzati e lavorare di reparto. E’ un calcio diverso rispetto a quello di Ancelotti, a me non piace giocare a campo aperto e dare campo agli avversari. A me piace questo calcio qui, organizzato e compatto. Per me è una cicatrice quella di sette giorni fa, ci vuole tempo per risanarle. A livello del mio lavoro è stata una mazzata perché non ho visto il fuoco contro la Fiorentina. Si può sbagliare la partita ma la mia squadra non può sbagliare a livello di carattere e cattiveria agonistica.

Io mi emoziono con poco, anche giocando a calcio con mio figlio. Io sono orgoglioso di essere un uomo del sud ed essere qua, allenare una piazza così, per me è motivo d’orgoglio. Ai tempi di Maradona rompevo le scatole a mio padre per venire qua ma ci sono entrato solo da calciatore. Io comunque non voglio entrare nel cuore dei tifosi, ma in quello dei miei giocatori. Voglio solo fare il mio lavoro e so che non ho iniziato in modo positivo, è stato giusto il massacro. Nella vita nessuno mi ha regalato niente, so di essere bravo ma non sono presuntuoso. Spero di scrivere ancora pagine importanti per questo club, per questa società. Speriamo che ci siano altre giornate come quella di oggi.

Se non stai bene fisicamente non tieni questi ritmi. Il problema non è solo come si corre, ma come si tiene il campo, se annusi il pericolo. Ed in queste ultime due partite questo si è visto. Si può sbagliare ma c’è sempre qualcuno che ci mette una pezza. Poi noi lavoriamo anche sul palleggio, giochiamo con i centrali pressati dentro l’area. Bisogna lavorare, credere in quello che si fa, dobbiamo continuare su questa strada perché questa squadra sa cosa deve fare quando prepara le partite.

Infortunati? Maksimovic era a disposizione, poteva giocare una decina di minuti. Mertens e Koulibaly hanno lavorato con i piazzati. Potremmo averli tutti a disposizione per la prossima partita.

Adesso, secondo me, dobbiamo aspettare le prossime tre partite e vi saprò dire se siamo guariti. Sono le tre partite che ci faranno capire che tipo di campionato possiamo fare.

Zielinski e Fabian hanno lavorato tanto oggi, si sono mossi bene. Demme ti dà più ordine, è stato bravo a tagliare il campo, ad intercettare tanti palloni. Zielinski e Ruiz sono giocatori forti, lo so, ho giocato tanti anni. Bisogna metterli in un sistema che funziona. Voi date i meriti a me, ma i giocatori che ha il Napoli sono giocatori forti, forti, forti. E noi dobbiamo ora andare non pioù a ricerca del singolo, ma di squadra, lavorare tutti allo stesso modo.

Oggi paura l’ho avuta anche io. Abbiamo preso un gol da polli, che potevamo evitare. La paura c’è ancora, l’obbiettivo è di arrivare a 40 punti il prima possibile. Dopo vediamo. Oggi l’obbiettivo sono i 40 punti, veloci, senza perdere altro tempo”.

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