Live – Gennaro Gattuso, nuovo allenatore del Napoli, parla ai giornalisti nella sua prima conferenza da mister azzurro.
Ore 18: Entra in sala stampa il nuovo allenatore del Napoli, Gennaro Gattuso, accompagnato dal presidente Aurelio De Laurentiis e dal vice presidente Edo De Laurentiis.
De Laurentiis:
“Buonasera a tutti quanti, mi sembra doveroso ringraziare Ancelotti che ci ha seguito fino ad ora. Rimango suo amico, tra noi c’è un rapporto sincero. Ho letto da qualche parte che tra me e Ancelotti ci sono stati dei contrasti, tutto ciò non è vero. Mi dispiace che le cose siano andate così ma molto spesso tra marito e moglie si divorzia e si mantengono buoni rapporto. Abbiamo coltivato un sogno e ci siamo svegliati all’improvviso. Per non rovinare il suo straordinario palmares ho cercato di salvaguardarlo ed ho pensato fosse meglio dividerci. Non risponderò a domande, oggi è il momento di Ringhio Star: lui è uno che non ha bisogno di presentazione ma ha bisogno di sollecitazioni da parte vostra e ha bisogno di darvi delle risposte. Ha fatto meglio di quanto si potesse fare con il Milan, ve l’ho introdotto. Ora sta a voi.”
Gattuso:
Perchè ho detto si? Il Napoli da 10 anni è protagonista in Italia e in Europa. Penso che questa sia una grande squadra anche se in campionato non sta attraversando un momento positivo. Il 99% di questi calciatori è funzionale a quello che voglio fare. Domenica ho visto il presidente per la prima volta.
Ho sentito Carlo stamattina, sono stati due giorni non facili. Carlo è stato un papà per me calcisticamente, ho fatto più di 400 partite con lui. Nei momenti di difficoltà l’ho sempre chiamato e lui è sempre stato educato e gentile. Oggi ho avuto una riconferma dell’uomo che è Ancelotti. Mi ha spiegato dove può migliorare questa squadra. Non fate i paragoni perchè non posso essere paragonato ad uno che ha vinto tutto, devo ancora dimostrare tanto.
L’obiettivo stagionale è quello degli ultimi anni, il Napoli è una squadra costruita per stare in Europa. Non può starci fuori, dobbiamo recuperare i punti e andare in Champions League.
Testa bassa, lavorare, pedalare. Mancano due partite prima della sosta natalizia e dobbiamo prepararle bene. Io so quello che posso dare, la squadra e la società mi devono aiutare e io devo aiutare loro. Dobbiamo viaggiare di pari passo e uscire da questo momento negativo.
Con i risultati e col senso d’appartenenza vanno riconquistati i tifosi. E magari riuscire ad esprimere un buon gioco.
Chi fa questo mestiere qua è legato ai risultati. Poi 6 mesi o 1 anno, cambia poco. Anche se mi avessero proposto 6 mesi sarei venuto uguale. I giocatori sembrano fatti a pennello per il tipo di gioco che voglio fare io. 4-3-3? Vediamo. In questo momento nella testa ho quello, ho i giocatori giusti per quel sistema dei giochi. Ho portato tutto il mio staff tranne i preparatori dei portieri.
Ibra? In questo momento voglio parlare dei giocatori che ho a disposizione. Non ho voluto sentire Ancelotti prima perchè aveva una partita fondamentale. Non mi sembrava il caso affrontare determinate discussioni.
“Quando le cose non vanno bene si va sempre alla ricerca degli alibi. In questo momento dobbiamo pensare a cosa non ha funzionato. Possiamo migliorare nella linea di difesa e nel palleggioTra quinto e quarto posto cambia tanto. Vedere questa squadra in settima posizione crea un po’ di imbarazzo. Il mio obiettivo è arrivare in Champions League, questa squadra ha tutte le qualità per arrivarci.
Carlo è una persona molto navigata, sa le cose che può dire ad un collega. Da parte sua c’è stata grandissima apertura ed è giusto che quello che ci siamo detti rimanga tra noi.
E’ una squadra consapevole che può fare di più e che ha voglia di rivalsa. E’ difficile darti già una sensazione. Ho fatto i complimenti al presidente perchè non mi aspettavo un’organizzazione così alta, 3 campi, spogliatoi e strutture di alto livello.
So in che posto sono venuto, so che aria si respira durante la settimana in questa città. Mi sono messo in un mare grande e devo saperci fare altrimenti rischio di annegare. Non ho paura di nulla, ho la consapevolezza di poter lavorare con persone molto preparate. C’è bisogno di risultati e spero veramente tanto di fare risultati. Per me è un motivo d’orgoglio essere qui oggi, ho rifiutato tante robe perchè a livello funzionale non mi piacevano le squadre che mi hanno offerto. Qui c’è tutto per fare bene, ora tocca a me.
Di mercato non dovete chiedere a me, perchè non vi risponderò.
Io terrone? Ho una moglie che è italo-scozzese e quando deve pensare lo fa in inglese, io lo faccio in calabrese. Ho lasciato casa a 12 anni ma le origini sono forti e rimangono sempre. Sono orgoglioso di essere del Sud.
Voi vivete qua e seguite la squadra. Ma da fuori la considerazione della squadra è più alta, i giocatori hanno tanto mercato all’estero. A me piace parlare all’anima delle persone. L’obiettivo è riportare il Napoli dove merita. Dobbiamo concentrarci in queste due partite prima della sosta natalizia.
Ho pensato già alla squadra che scenderà in campo, sarei ipocrita se ti dicessi di no. Il Parma è carico e sta facendo molto bene.
Insigne? Io punto su tutti i miei giocatori. Lorenzo è un patrimonio del calcio Napoli, è il capitano di questa squadre e ne è il simbolo. Devo mettere tutti i giocatori in condizione di farli esprimere al massimo.
Penso che farò qualche cambiamento di posizione rispetto ad Ancelotti. Non mi piace giocare con due linee da quattro. Come stanno i giocatori? So che lo staff di Carlo aveva una grande metodologia di lavoro.
Il Napoli è una squadra composta da un grande presidente e da grandi calciatori. Discussioni sul denaro ce n’è son state poche.
Penso che in questo momento dobbiamo essere bravi noi. E’ la squadra che ha la responsabilità dell’umore dei tifosi. Dobbiamo far ritornare l’entusiasmo in città.
Ottavi? Ne parliamo a febbraio. Ora ho altri problemi.
Chiude De Laurentiis:
“Vi ringrazio e vi farò sapere quando potremmo incontrarci. Forza Napoli e ci vediamo sabato allo Stadio. ”