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Gattuso: “L’Inter non è morta. Icardi? Nello spogliatoio ci vuole rispetto anche se sei il più forte al mondo”

Gattuso Conferenza

Rino Gattuso, tecnico del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby contro l’Inter. Ecco le sue parole.

 

“Ogni derby ha una storia a sé, sarà diverso da quello di 4 mesi fa. Sento dire che siamo i favoriti e che l’Inter è morta, non è così perché il derby è una gara a sé. Domani San Siro fa il record d’incassi e deve essere il nostro dodicesimo uomo in campo, ma bisogna rispettare l’Inter. E’ una gara come le altre, ci sono tre punti in palio. Non mi preoccupa la gara, ma cosa ti può lasciare la sfida se le cose andranno male. L’Inter può farci male. Mi preoccupano le altre 10 gare dopo questa. Se vinciamo a livello mentale questa gara ci può dare qualcosa in più, se non va bene sarà difficile dopo il derby. Biglia titolare? Domani vediamo. Piatek? La differenza la deve fare il collettivo, la squadra e non il singolo. Pochi vincono le gare da soli, e oggi non siamo in condizione di vincerla con uno solo. Non parlo tanto con lui, finalmente vedo qualche sorriso in più, perché all’inizio pensavo che il Pistolero ce l’avesse con me (ride, ndr). È uno a cui non piace parlare molto, ma ha grande cura di sé, non lascia mai passare più di un giorno senza allenarsi. Panchina a rischio 4 mesi fai? Mai pensato all’esonero, ho solo pensato a lavorare e non ci ho mai pensato di andare via. Icardi? Anche il giocatore più forte al mondo deve avere rispetto degli altri componenti dello spogliatoio. E quando vedo che non c’è rispetto posso diventare l’uomo più cattivo al mondo. Ma non solo del giocatore, anche di chi lo gestisce. Lo spogliatoio è sacro e chiedo a tutti di dire le cose in faccia, meglio mandarsi a quel paese ma poi il rancore bisogna metterlo da parte. Trappola derby? Non esistono favoriti. Il periodo negativo l’abbiamo passato prima, quando siamo usciti dall’Europa League. Non ci caschiamo in questo giochino che noi stiamo bene e loro stanno male. Dobbiamo rispettare una squadra forte come l’Inter, che può farti male in qualsiasi momento”.

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