Insieme a Lorenzo Insigne l’allenatore del Napoli Gennaro Gattuso nella sala stampa del centro sportivo di Castel Volturno ha presentato la gara di Champions League contro il Barcellona in programma domani allo stadio San Paolo.
“Prima di cominciare siamo vicini alle persone alle prese con il problema del coronavirus e al governo per quello che sta facendo sperando che si possa risolvere tutto al più presto.
Affrontiamo una grandissima squadra e devo ringraziare Ancelotti e la squadra per la possibilità che ho di giocare per la prima volta in Champions.
Il Barcellona da quando è arrivato Setien è tornata a fare quello che faceva in passato come dimostra la maggior velocità di riconquistare il pallone.
Noi dobbiamo fare una grande partita in entrambe le fasi altrimenti rischiamo grosso.
Insigne è un giocatore che al di là della tecnica con un motore importante pur non avendo una grande fisicità, ripiega fa cose giuste e molto intelligente. Deve migliorare come capitano ed essere coerente nelle cose che fa senza parlare sempre ma entrare nell’anima quando lo fa. Mi ha sorpreso per la sua intelligenza in campo anche senza palla.
Domani sarò soddisfatto se vedo una squadra che gioca con la testa alta, senza paura, senza dare la sensazione di essere preoccupato, rispettando l’avversario.
Per Messi ho letto gabbie e marcature a uomo ma non il Barcellona non è solo Messi. Lui è un esempio e un qualcosa di importante per questo sport. Gli vedo fare cose che di solito si fanno alle play-station.
La squadra si conquista con il lavoro quotidiano, con le regole e il rispetto, con la coerenza, far vedere che dietro a tutto quello che diciamo c’è un lavoro dietro. Bisogna dire anche le cose brutte che non piacciono come dire a quei giocatori che domani non verranno in panchina, quest è una cosa brutta.
Quando in passato ho affrontato il Barcellona dopo le partite per quattro cinque giorni pensavi di fare un altro sport perché non la beccavi mai la palla con Iniesta, Xavi…erano giornate che mentalmente ti ammazzavano.
Maradona è il calcio, solo che l’ho visto solo in video e mai allo stadio, però so che il campione che è stato che è uno dei giocatori migliori di sempre, ma oggi ho visto fare a Messi quello che ha fatto Maradona.
Fermare Messi? Non si può fermare, lo devono fare i miei giocatori ma ma non dobbiamo commettere un errore: non giochiamo contro Messi ma contro il Barcellona e dobbiamo giocare da collettivo.
Se la qualità del singolo la mettiamo a disposizione della squadra bene altrimenti no. Bisogna avere la personalità e la qualità di mettere in difficoltà loro con il palleggio.
Dal punto di vista mentale domani voglio una squadra senza paura, che sa soffrire che la tensione la mette da parte e che se la vuole giocare. Non voglio vedere giocatori che alla prima difficoltà iniziano a fare i vigili ma che si aiutano tra loro.
Tutta la squadra mi ha dato tanto da quando sono arrivato, non solo Fabiàn e Manolas ma anche Hysaj, Zielinski. Fabiàn tecnicamente è molto forte e gli ho detto di mettere più forza nelle gambe.
Lozano non sta giocando perché sto facendo delle scelte e ora deve lavorare e farsi trovare pronto. oggi vado alla ricerca di altre caratteristiche e non è il solo a non giocare in questo momento.
Nel calcio di oggi preferisco cinque giocatori come me e altri cinque come Kakà o Ronaldinho. Se oggi metti da una parte undici difensori contro undici attaccanti vincono i difensori. Però mi piace giocare più con gente tecnica che gente alla Gattuso con i ferri da stiro al posto dei piedi.
Il Barcellona a Napoli con una banda di ragazzini? Vi invito a vedere la banda di ragazzini come interpretano il calcio. Mi piace la filosofia del calcio spagnolo e soprattutto quella di Setien che dopo l’aspetto del palleggio c’è anche una fase difensiva, per il rispetto della cultura per il lavoro.
Quando vado ad analizzare la storia ed il vissuto dei calciatori del Barcellona che hanno vinto tutto, che sono campioni non solo sul campo ma anche nella testa credo che le polemiche gli fanno il solletico e dobbiamo affrontare il Barcellona come una squadra di marziani e che dobbiamo fare una grandissima partita per portare a casa il risultato.
Con Setien ho rivisto il Barcellona che oltre il palleggio mete veemenza e forza per andare a riconquistare palla. Quando hanno la palla giocano in contro con l’aiuto del portiere e non puoi andare a pressarli alti. Poi mi ha sorpreso come attaccano gli spazi.
In questo momento dobbiamo essere noi a fare entusiasmare i nostri tifosi con il passare dei minuti. devi stare tranquillo e consapevole che dobbiamo fare una partita di 190 minuti contro una squadra che non ti perdona quando sbagli. Dobbiamo essere sicuri di tutte le scelte che vogliamo fare.
Io ho sempre avuto fiducia in questa squadra. Al’inizio ho sottovalutato che a livello difensivo non eravamo una squadra e ho lavorato sotto l’aspetto della compattezza. L’aver tirato poco in porta contro il Brescia rivedendo al storia del Napoli ho visto che non è solo un problema mio contro le piccole. Ora io e la mia squadra dobbiamo preoccuparci della classifica.
Barcellona ha qualcosa più di noi e lo sappiamo. In questo momento dobbiamo prepararla bene e ce la giocheremo con la consapevolezza che loro hanno qualcosa più di noi e che nel calcio non si sa mai.
Le scelte di domani le faccio in base a chi sta in grado di dare il 100% anche se l’esperienza in questo tipo di partite conta.
La gara di ritorno non incideranno sicuramente sulle scelte tattiche e di formazione di domani”.