Gattuso ha tenuto la conferenza stampa dopo la vittoria contro l’Inter, dove ha analizzato il match di questa sera e di alcuni singoli.
Di seguito le parole del mister Gattuso:
“Sai quante volte mi sono chiesto qual è il vero Napoli, ma io so cosa ci manca. La squadra deve giocare sulle due fasi, se riesce a soffrire, e lo sappiamo fare, non perde la sua identità. Il palleggio è migliorato, ma dietro abbiamo dato sensazione di pericolo ed è una delusione per me perché le mie squadre hanno sempre avuto compattezza.
Non è un problema di difesa, dobbiamo tenere palla coperta così la difesa sale; siamo stati bravi stasera sui 25 metri ed il difensore centrale rompeva la linea su Lukaku, nella posizione giusta. Il vero Napoli è quello, poi quando starà meglio si potrà portare la squadra 10 metri più avanti.
Elmas può fare quel ruolo, ha forza e tecnica, ma può migliorare ed è uno che quando ripiega lo fa bene, col veleno, non si fa saltare e non ti dà 4-5 metri per farti crossare
Non è una questione di testa, siete fuori binario se parlate di testa. Non si fanno partite così altrimenti. La squadra deve mettere in campo ciò che prepariamo.
Ogni volta che il portiere del Lecce rinviava, noi eravamo a 30 metri dalla metà del campo; con il Lecce c’era solo la prima palla, non la seconda, quando giochi con distanze ampie si va in difficoltà, dobbiamo migliorare su questo. Non dobbiamo pensare che un lancio può metterci in difficoltà. Questa è una questione di interpretazione!
Non lo so qual è il vero Napoli, negli ultimi 5-6 anni ha fatto 400 punti, è stata sempre lì a lottare per lo Scudetto… ora ci giochiamo qualcosa di importante e dobbiamo pensare ad adesso; non pensare alla tristezza, ai problemi avuti, ma solo a dare il 100% e poi dopo si vedrà il futuro mio, dei giocatori, dobbiamo giocarle tutte così!
Mertens? Tanta, tanta roba. Intelligenza tattica, ci faceva uscire da situazioni dove eravamo impiccati, a livello tecnico grande prova.
Lo so che non è facile, per come l’abbiamo interpretata noi oggi non è facile. Non riuscivamo ad uscire dalla loro pressione. Oggi mi interessa una squadra che non regala nulla, questo mi interessa.
Mi manca un pezzo ed è quello di non avere una squadra che è puntuale, invece sbagliamo spesso. Questo non mi lascia tranquillo; quando voi avete delle perplessità le ho anche io. Non è una squadra che si ribella che quando proponi qualcosa lo fa, non ti da motivo di sbroccare.
Per questo certe volte rimango sorpreso, perché ho sempre sensazioni buone. In questo momento bisogna ragionare così, è un dato di fatto.“