L’allenatore del Napoli, Rino Gattuso, ha analizzato la partita di domani con l’Inter in conferenza stampa.
“Non dobbiamo pensare al ciclo terribile che ci aspetta ma a preparare la partita di domani contro una grandissima squadra che abbina qualità di gioco e fisico. Dobbiamo fare una partita perfetta, se giochiamo come abbiamo fatto a Sassuolo saranno guai per noi. Dobbiamo ripartire dagli ultimi 20/30 minuti di quella partita e imparare a tenere bene il campo.
Voglio vedere l’entusiasmo che ho visto il primo giorno, voglio vedere la voglia. Sto vedendo negli occhi dei calciatori che mi stanno dando tutto.
Non è un derby per me perché sono l’allenatore del Napoli. L’Inter è fortissima e bisogna avere rispetto, dobbiamo prepararla bene e domani giocare bene.
La mia idea è quella di portare rispetto a questi calciatori che mi stanno dando tanto e non è corretto parlare di mercato a chi sta sputando fatica per me. Parlerò di nuovi calciatori quando arriveranno e spiegherò perché sono arrivati.
Mertens in questi giorni non ha toccato mai palla. Ha lavorato bene a livello aerobico ma non era la stessa cosa quando toccava il pallone. Abbiamo deciso di fargli fare una risonanza magnetica e lui è andato in Belgio dall’uomo di fiducia e tornerà mercoledì.
Penso che a Sassuolo qualcosa si è visto. Mi piace continuare su questa strada qua e per il momento dobbiamo avere pazienza e limitare i danni. Domani ci sarà da soffrire e non bisognerà andare nel panico. Bisogna tenere botta. Dobbiamo dimostrare ai nostri avversari che sappiamo tenere il campo anche perché questa squadra quando ha la palla ha tanta qualità.
Si vede quanto ha inciso Conte. Lottano, combattono su ogni pallone, c’è entusiasmo. Tutto quello che sta facendo l’Inter è merito di Conte perché giocano da collettivo. Io voglio questo dalla mia squadra e vorrei vedere dalla mia squadra tutto quello che ho detto sull’Inter.
Quando vedo un calciatore che si sbatte e che dà tutto gli do grandissima fiducia come con tutti i giocatori. Negli ultimi giorni ha avuto un po’ di influenza ma se starà bene domani va in campo e gli do tanta fiducia.
Calcoli o palleggiare in faccia all’Inter? Un po’ e un po’. Noi lavoriamo per palleggiare, dobbiamo tirare fuori la nostra qualità. Ci sta l’errore ma per sbagliare bisogna fare, chi non fa non sbaglia.
Insigne ha fatto tanto nella sua carriera, ma come tutti i miei calciatori. Io quando vedo dei calciatori che per me danno tutto anche io sono pronto a dare tutto per loro. Da quando sono arrivato questa squadra mi sta dando tantissimo e sono andati anche oltre. Il fatto che Insigne sia napoletano lo ha penalizzato un po’ di più perché quando le cose non vanno bene è il primo colpevole. Lui deve pensare ad allenarsi e a migliorare la condizione fisica.
Leader significa arrivare prima agli allenamenti, dare sempre una mano al compagno. Sono i compagni che ti fanno essere leader insieme alla coerenza e alla consapevolezza. Non sta a me essere leader, io devo fare l’allenatore ma poi bisognerà responsabilizzare perché un allenatore ha bisogno di chi lo segue e riesce anche a mettere bocca in certe situazioni.
Koulibaly ci ha dato grande disponibilità, fosse stato per lui domani sarebbe sceso in campo. Mi sembra corretto non rischiare e rispettare le condizioni fisiche del calciatore. Valuteremo chi schierare nel caso Fabian non ci fosse domani, credo che Elmas abbia più caratteristiche da mezz’ala.
A inizio stagione era impensabile questa distanza dall’Inter, per come sono andati gli ultimi anni e per la qualità di questa squadra. Noi non dobbiamo guardare la classifica ma lavorare partita per partita e pensare di portare a casa qualcosa in più. Dobbiamo pensare ad essere bravi sul piano tecnico, fisico e mentale.
Vediamo domani chi schierare centrale, c’è Luperto, c’è Di Lorenzo che ha giocato molto bene. Allan ha sempre giocato mezz’ala nella sua carriera. Penso che per come si inserisce e per come gioca il suo ruolo è la mezz’ala. Per fare il vertice basso bisogna essere ordinati.
Col Parma abbiamo preso ripartenze, col Sassuolo abbiamo sbagliato in uscita. Per come si giocava prima i due terzini facevano i quinti oggi invece i terzini vanno e vengono. Bisogna essere organizzati e stare bene in campo, col Sassuolo abbiamo sbagliato in uscita e abbiamo dato campo agli avversari. Credo che su questo aspetto ci siamo e che i calciatori abbiano capito ciò che voglio.
Lozano da quando è arrivato l’ho visto molto bene, abbiamo anche cambiato modo di lavorare. Ha sempre giocato ala destra ma deve migliorare perché non può fare solo 20/30 scatti e poi non farcela più. Se migliora per noi potrebbe essere un calciatore molto molto importante. Callejon in questo momento è più avanti ma io voglio vedere il Lozano che ho visto negli ultimi sette giorni, vivo, col veleno, sgusciante.
Se torno in campo ci lascio le penne, non ho più la forza e la testa. Sembro il nonno di Ibra, sto lavoro ti distrugge. Per il mio compleanno voglio vedere una squadra orgogliosa. Il mio obiettivo è quello di far tornare l’entusiasmo, respirare un’aria diversa, voglio i tifosi che tornano al San Paolo. Ho giocato al San Paolo e giocare al San Paolo è difficile, voglio uno stadio caldo perché a me piacciono questi ambienti così. So cosa sta succedendo con le due Curve ma noi abbiamo il compito di far tornare la gente allo stadio e di riaccendere il calore del San Paolo. Voglio questo per il mio compleanno.”