L’allenatore del Napoli Rino Gattuso nella sala stampa del centro sportivo di Castel Volturno ha tenuto la conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cagliari in trasferta.
“Milik ha avuto un’infiammazione al ginocchio e deve stare fermo. Contrattura per Lozano e Milik non si sente al 100%. Allan non si è allenato bene ha fatto delle belle camminate e questo a me non sta bene. Insigne e Ghoulam sono convocati.
Non riusciamo a esprimerci con continuità. Dobbiamo giocare le gare in un certo modo, non vanno bene interpretazioni personali. Non siamo sempre squadra. Al primo errore e alla prima difficoltà non siamo squadra e dobbiamo capire che durante una partita ci sta un momento di difficoltà. Dobbiamo fare i quaranta punti senza pensare all’Europa.
Catenaccio a San Siro? Ognuno può vedere il calcio come vuole. Noi non abbiamo fatto nessun catenaccio, abbiamo fatto una partita accorta. Il mio grande errore appena sono arrivato è stato quello di provare a far giocare questa squadra con una pressione ultraoffensiva.
Dopo il mercato tutti dovevano pensare al Napoli 24 ore al giorno. Io devo gestire 24-25 calciatori e non posso non essere coerente con loro. Bisogna pedalare e anche forte.
Per me il calcio è due fasi: possesso e non possesso, poi si può discutere se fare pressione 10 metri più avanti o più dietro. Oggi la squadra deve giocare più corta possibile e non allungarsi. Il centrocampo deve essere bravo ad accorciare e coprire le linee di passaggio. Invece ora tendiamo ad allungarci. Questa squadra in fase del non possesso deve essere più umile.
A me il VAR piace e ho sempre detto che sono favorevole. Il calcio è cambiato e bisogna credere alla buona fede dell’arbitro ma a fine partita deve parlare e dare spiegazioni quello che vede. Se un arbitro va a vedere il VAR ci sono meno polemiche.
Mertens le cose difficili le fa sembrare facili. Contro l’Inter ha saputo gestire diverse palle con qualità facendoci salire. Lui non è solo un numero 9 ha una furbizia incredibile e una grandissima tecnica.
Contro il Lecce sapevo che avrei messo in difficoltà Koulibaly e Maksimovic che si erano allenati bene ma non giocavano da tanto. Ma allenarsi bene non basta bisogna farli giocare e poi aspettarli e ci sta che possono arrivare prestazioni negative. Ora con lo staff abbiamo pensare come gestire la rosa visto che giochiamo ogni tre giorni.
Con il Cagliari è una partita contro una squadra che fa un gioco che ci da fastidio. La buttano la, fanno il cross e vengono in area con 3-4 calciatori. Partita simile a quella di Genova con la Sampdoria, anche se il cagliari palleggia meno del Lecce la palla non esce mai. Giochiamo in uno stadio caldo. Dobbiamo fare una partita di testa, con attenzione.
Durante gli allenamenti vedo una squadra forte che non mi da mai modo di sbroccare, ma poi è difficile spiegare cosa succede in partita. Io la notte ho gli incubi, perché non me lo so spiegare anche se ho capito che annusiamo tardi il pericolo.
Elmas non mi ha sorpreso, però lui sa che deve migliorare e imparare a stare nel campo. Ha una forza incredibile anche se fa ancora troppe cose a vuoto. Ha una tecnica incredibile e mi ha sorpresa come tratta il pallone. Ha 20 anni ha la voglia e la testa del calciatore, ascolta ciò che gli dici anche se è un po’ permaloso ma va bene.
A me piacerebbe vedere il Napoli che fa una pressione ultraoffensiva, che ha gamba per coprire tutto il campo. Mi piacerebbe fare delle partite a campo aperto, giocarsela con la consapevolezza che non si rischia nulla. La strada che dobbiamo percorrere è questa perché l’altra non ci porta da nessuna parte.
Dobbiamo dare continuità a quanto fatto a Milano, voglio vedere la prestazione, come teniamo il campo, come siamo disposti alla sofferenza.