Gennaro Gattuso, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa, alla vigilia della sfida di Europa League contro l’Arsenal.
“Astori è una grave perdita, un grandissimo uomo, dall’umiltà incredibile. L’ho conosciuto qui a Milanello, quando aveva solo 16 anni e mi chiedeva se poteva usare la palestra. A un certo punto gli dissi che non doveva farlo più, visto che era a casa sua. L’ultima volta che l’ho visto si disse orgoglioso della mia nuova avventura da allenatore. Davide è stato un esempio per tutti, ci mancherà.
La squadra era molto scossa, c’è stato molto silenzio, ma questa tragedia non ha inciso sulla nostra concentrazione. Dobbiamo fare attenzione, l’Arsenal è in difficoltà ma è una squadra piena di campioni. Da anni il Milan non giocava partite del genere, è giunto il momento di alzare l’asticella.
Rispetto a Wenger sono nella categoria pulcini come allenatore, lui allena da 30 anni. Oggi ci stiamo preparando, loro sono una squadra tecnica, dobbiamo essere bravi a non subirli e a non fargli trovare spazio per gli inserimenti. Dobbiamo tenere la palla e farli correre perchè a loro non piace, ricordando che i 70mila di San Siro sono lì per noi: non dobbiamo tremare, ma giocare la nostra partita perchè abbiamo grandissime qualità per metterli in difficoltà.
Le squadre italiane in Europa si fanno valere quest’anno. Poi il paragone tra azienda calcio italiano e calcio inglese lo vincono loro 10-0. I grandi giocatori giocano in Premier, lì anche per un attaccante normale spendono grandissime cifre, ma noi abbiamo la possibilità di far crescere i nostri giovani e per il calcio italiano questo è un bene, ma per farli crescere bisogna aspettarli. Non è un caso se oggi si parla di gente come Cutrone e Calabria: se li tieni in campo possono migliorare e mi riferisco anche ai ragazzi delle altre squadre”.