L’allenatore del Napoli Rino Gattuso ai microfoni di Sky ha commentato la gara di campionato giocata contro l’Atalanta al San Paolo.
“Non me l’aspettavo perché son che squadra è l’Atalanta. Samo stati bravi.
Oggi l’abbiamo preparata bene, abbiamo cercato più volte il 4 contro 4 in avanti. Osimhen ci ha dato una grandissima mano.
La squadra mi è piaciuta per la mentalità, la determinazione la voglia di conquistare la palla.
L’Atalanta è una squadra da scudetto perché oggi un’altra squadra avrebbe preso altri gol. Invece da grande squadra nella ripresa ha evitato l’imbarcata.
Prospettive? Presto perché combattiamo con un virus che ci fa tenere fuori dei giocatori importanti. Stiamo adottando un modulo che è nuovo anche se è una squadra che ha una sua identità ma dobbiamo migliorare in alcune cose.
Sono contento per il gol di Osimhen anche per la mole di lavoro che fa, ci da delle alternative in più, ci fa stare in campo in maniera diversa.
Oggi lasciamo libero il primo palo abbiamo giocato bene con i terzini e abbiamo subìto bene.
Torino? Ho rosicato. Sono quello più incazzato di tutti. La Juventus è la squadra da battere ma ora è un cantiere aperto e volevo andarmela a giocare. Sono arrabbiato con chi non ci ha fatto partire. Eravamo sul pullman pronti per partire. Ho sempre detto andiamocela a giocare anche se perdiamo 3-0 ma almeno perdiamo sul campo. Quando io ho parlato con la società eravamo rimasti che andavamo a giocare.
Koulibaly ha dimostrato per tanti anni di essere forte. L’anno scorso è stato condizionato dai tanti infortuni ma vi posso assicurare che quando sta bene è un giocatore completo un campione. Su Bakayoko sapete cosa penso. Io litigo coi miei giocatori, ma poi ci faccio subito. Ha una tecnica tutta sua. Non è un gran palleggiatore, ma se si mette ci riesce, specie nel centrocampo a due. Quando si mette a gestire lo fa bene. E’ un giocare che ci mancava. Per Osimhen devo ringraziare Giuntoli e il presidente. E’ da tempo che sono innamorato di questo calciatore. Ti fa salire, fa reparto da solo, crea superiorità numerica, anche se non segna tanto. A me piace palleggiare, ma se ho sistematicamente un tre contro tre o quattro contro quattro io me lo vado a prendere e non palleggio”.