L’allenatore del Napoli Rino Gattuso ai microfoni di Sky ha commentato la gara di campionato giocata in trasferta contro il Parma.
“Bisogna fare complimenti a tutta la squadra.
Il primo tempo abbiamo palleggiato ma c’è stato poco attacco alla linea dei loro quattro difensori, poco attacco senza palla e potevamo fare meglio.
Sappiamo le caratteristiche di Osimhen ed il giocatore che è, sappiamo le sue caratteristiche. Però dobbiamo fare i complimenti a tutta la squadra, poi Osimhen riesce a dare vivacità e profondità in maniera diversa rispetto agli altri giocatori che abbiamo.
L’abbiamo preparata per andare con il 4-2-3-1 o il 4-3-3, abbiamo preferito giocarla con il modulo sul quale abbiamo lavorato negli ultimi 7-8 mesi.
I principi rimangono uguali, abbiamo i nostri. Vero che oggi stavamo provando a fare, quando la linea deve rompere e diventa a 1-1 più 3, oggi l’abbiamo fatto tantissime volte, in costruzione abbiamo fatto sempre a 4 e non a 3. Deve cambiare la posizione dei giocatori, come occupiamo gli spazi e come ci dobbiamo muovere.
Osimhen lo conoscevo bene, ho rotto le scatole a Giuntoli per andare dal presidente e prendere questo giocatore. Quello che mi ha colpito è l’uomo: ha grandi valori, è un ragazzo che sa da dove è venuto ed in che posto è cresciuto e non si è dimenticato, spero e sono sicuro che rimarrà con i piedi per terra, è sempre stata la sua forza.
Prestazione di Koulibaly? Un segnale per il ragazzo che è, il professionista ed il campione che è. Non avevo dubbi, mi ha dato grande disponibilità, non solo per giocare ma anche per come si allena. Mi dispiacerebbe se andasse via sia per l’uomo che per il giocatore, ma sapete che i numeri sono importanti.
Lozano nel primo tempo ha fatto benino. Ha messo 4-5 palloni ma noi non abbiamo riempito l’area. E’ un giocatore diverso, vivo, ha caratteristiche ben preciso, mandarlo e farlo giocare a campo aperto. E’ un giocatore che quest’anno ci può dare una grandissima mano.
Umanamente mi piacciono le robe antiche, le parole che si usavano tanti anni fa con i calciatori, le cene, parlare pane e pani e vino al vino, preferisco essere me stesso e far fare la faccia brutta a qualche giocatore.
Non siamo pronti, per esserlo bisogna giocare con grande intensità ed ancora ci manca l’intensità. Dobbiamo migliorare, durante la settimana si preparano le partite e poi raccogli, in questo momento dobbiamo continuare a lavorare”.