L’allenatore dell’Atalanta, Giampiero Gasperini, ha rilasciato alcune dichiarazioni nella conferenza stampa alla vigilia del match con il Torino.
Si punta al secondo posto?
“Alzatela voi l’asticella, a me va bene così. Io non voglio togliere i sogni a nessuno, ma non è che devo farlo io. Per noi è come aver vinto degli scudetti, speriamo di continuare ancora. Non è così scontato e banale ripetersi”.
Come valuta l’alzare le aspettative?
“Non posso rispondere a tutti quelli che la pensano in questo modo. Io non parto con l’Atalanta che deve vincere il campionato, per me è così. Sappiamo delle difficoltà che ci sono in questo campionato. Sono contento che possiamo partite nonostante le poche amichevoli e con la preparazione a singhiozzo. Ancora adesso siamo davanti a una situazione incompleta, ci sono infortuni e squalifiche. Non parto con un obiettivo, ci sono tante squadre forti e alcune che faranno meglio rispetto agli scorsi anni. Credo che abbiamo un buon modo per stare in campo, sono una garanzia da una parte, ma non di risultato. Non sarei voluto essere così in emergenza, ma non rappresenta un alibi. Ma riguarda tante squadre. Il campionato inizia domani, ci faremo trovare pronti”.
Ci sono giovani interessanti?
“Dipenderà anche dal mercato, l’Atalanta ha sempre avuto un bel vivaio. Quest’anno ho avuto tanti giovani, è stata un’occasione un po’ per tutti per vedere l’evoluzione dei giocatori”.
Il mercato aperto crea problemi o è un’opportunità?
“Entrambe le cose, il fatto di avere due giornate col mercato aperto può succedere di tutto, non è la cosa migliore. Non possiamo modificarlo”.
Qual è la situazione degli infortunati?
“Lovato ha recuperato. Poi ci sono De Roon, Freuler, Delprato e Toloi squalificati. Zapata deve restare quindici giorni a riposo, speriamo di recuperarlo per la terza giornata”.
Che Torino si aspetta?
“Una partita difficile. Juric è l’allenatore giusto per rilanciare una piazza importante e con un attaccamento viscerale alla squadra, penso sia la persona giusta. Non è facile per nessun allenatore dare subito un’impronta alla squadra, ma ha dimostrato di avere le capacità per lavorare bene. Darà grandi soddisfazioni”.
Zapata resta all’Atalanta?
“Penso di sì, ma è un pensiero mio come può essere il vostro. Non so cosa può succedere, è un mercato davvero stranissimo con pochi movimenti e poi ci sono trasferimenti eclatanti con cifre notevoli. Faccio fatica a fare previsioni”.
Si aspetta un rinforzo sugli esterni?
“Dipenderà dalle opportunità che capiteranno. La rosa dell’Atalanta non è fatta da 16 giocatori, ma da 21. C’è un po’ di confusione, forse è colpa mia. C’è un nucleo determinante di 15-16 giocatori, poi ho sempre pensato che una società simile deve avere dei giocatori di scommessa come Bastoni, Kulusevski, Diallo. Secondo me quest’anno c’è Scalvini, mi sta dando ottime sensazioni. In quei ruoli ho sempre lasciato libera la società, soprattutto per sfruttare il settore giovanile. Il resto è quello che compone il resto della squadra. Ci sono tante opportunità, ma non intervengo. Sono state proposte cose buone, ma se si realizzano o meno non dipende da me. Io ad esempio ho detto che il portiere era un ruolo da rinforzare, poi la società ha comprato Musso: questo è tanta roba. Come l’operazione di Demiral. Mettere gente dentro per creare problemi? No, ho sempre cercato di evitare queste situazioni. Questo è il modo ideale per lavorare bene. Sulle trattative di sicuro ne so meno di voi”.