Dopo la vittoria contro l’Augsburg, Rudi Garcia è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni.
“Queste gare sono anche fatte per fare esperimenti, il problema degli esperimenti è che di solito ne fai uno o due con una squadra abituale, invece c’è più di metà squadra che non è la stessa dell’anno scorso. Bravi a quelli che hanno giocato in un differente ruolo come Ostigard a centrocampo. Sono contento, perché questa partita è stata una vera come una gara ufficiale. Questa squadra tedesca era di qualità e fisica. La nostra squadra doveva rispondere sul piano fisico e l’ha fatto, anche se ci ha messo un po’ di tempo per farlo. Sono contento perché ho avuto indicazioni un po’ più chiare di quello che posso fare con questa rosa“.
Come procede la preparazione? “A differenza dell’anno scorso dove la squadra doveva essere preparata solo per 3 mesi mezzo perché c’erano i Mondiali, adesso ha lavorato molto più forte e quindi è normale che abbiamo giocatori un po’ che gestiamo. Facciamo prevenzione su alcuni e li togliamo dall’allenamento per un paio di giorni. Di veri infortuni ne abbiamo due: Mario Rui e Anguissa, poi ci sono anche infortuni di mercato. Mario forse martedì tornerà ad allenarsi insieme agli altri, l’infortunio di Frank è molto leggero, secondo me lo avremo per inizio campionato. Quindi mi devo inventare varie cose“.
Zielinski rientra tra quelli che potrebbe partire? “Siete intelligenti, non ho nulla da dire di più. Io sono contento, le cose vanno avanti. Speriamo che nell’ultima gara contro l’Apollon possiamo avere una squadra che somiglierà a quella che inizierà”.
Osimhen? “Ci sono giocatori che sono a fine carriera e allora si può capire che vanno lì. Qualunque persona nel mondo non rifiuterebbe queste offerte indecenti a volte. Però quando sei un giocatore in piena maturità, che le tue stagioni più belle arrivano, non guardi neanche questo. La stessa cosa che ti propongono oggi te la posso proporre anche tra 3-4 anni. Non sono Victor, quindi chiedete a lui. Bisogna continuare sul lato sportivo e dimenticare le sirene arabe“.
Natan? “E’ un giovane difensore brasiliano che era passato alla Red Bull Bragantino. Sappiamo come sono queste squadre della Red Bull. Ho affrontato il Lipsia e il Salisburgo col Marsiglia in Europa League, le abbiamo battute e siamo andati in finale contro l’Atletico Madrid. Questo calcio lo conosco bene, è fato di giovani che corrono tanto e fanno molto pressing. Anche Natan è un giocatore che pressa molto, che non ha paura di giocare alto e lasciare mezzo campo dietro alle sue spalle. E’ potente, però lasciamogli il tempo di imparare la lingua e i compagni, di lavorare in allenamento per dargli un po’ di consigli di come giocare e di quello che dobbiamo fare”.