Lo storico commentatore Rai commenta la presentazione del proprio libro.
L’ex canottiere e storico giornalista Rai Giampiero Galeazzi è stato intervistato dal redattore di 100x100napoli.it Alessandro De Mattia in occasione della presentazione del suo libro “L’inviato non nasce per caso” al centro commerciale “La Cartiera”: “Credo che il calcio di una volta era diverso, io scendevo in campo e stavo in panchina come ad Udine che faceva freddo e mi allungarono una coperta. Adesso non scendi nemmeno nei tunnel degli spogliatoi, è un calcio molto plastico, molto preparato. Io no andavo a cercare la notizia, “assalivo” i calciatori a caldo. Adesso non è più così Carmando lo incontro spesso alle radio napoletane. Gli devo molto perché ai mondiali dell’86 abbiamo visto insieme uno spettacolo eccezionale perché lì si manifestò il Dio del calcio. Chi non ha visto Maradona non può dire di aver visto il calcio. Dopo i festeggiamenti del secondo scudetto tornai a casa con la maglia numero 10. Lì dentro c’era un delirio, era un’emozione incredibile. L’intervista a Maradona mi sta a cuore perché era un fenomeno anche davanti alla telecamera. Quello che è successo a Napoli poteva farò solo Diego che ha preso una squadra per mano e l’ha ad un livello altissimo come solo lui poteva fare. Per questo io dico che è il numero uno al mondo.”
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