L’autore del gol al Madrid nel 1987 ha rilasciato un’intervista ai social ufficiali del Napoli.
“Aver giocato a porte chiuse a Madrid non è stato bello, per me gli stadi devono essere sempre aperti ai tifosi. Lì i nostri supporters sarebbero stati sicuramente tantissimi, fu un clima particolare che ci penalizzò.
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All’andata quelli del Real fecero gli spavaldi, ci volevano intimorire, al ritorno invece stettero in silenzio e qualcuno prese anche qualche scappellotto come ricambio per ciò che avevano fatto all’andata. Il mio gol? un batti e ribatti, respinta del portiere e poi ho fatto gol a colpo sicuro, subito dopo ci fu un enorme boato ma non ebbi tempo di esultare tanto, volevamo fare un altro gol e tornammo subito a centrocampo. C’era la speranza di pareggiare i due gol presi all’andata, peccato poi per il gol del Buitre che ci tagliò le gambe.
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Il Napoli oggi gioca bene, mi diverte e l’unica pecca nella sfida col Real può essere la mancanza di esperienza. Speriamo in un risultato positivo nell’andata, ma la forza che darà il San Paolo al ritorno sarà sicuramente enorme e può essere l’arma in più. L’aspettano da 30 anni proprio come me, per vendicare quella eliminazione”.