Un campionato giocato da protagonista con l’Empoli, il ritorno a Napoli e la voglia di giocare.
Da qui la scelta di andare a Firenze per giocarsela alla pari con Tatarusanu. Luigi Sepe, talento tutto di colore azzurro, aveva la speranza di potersi ritagliare un posto da titolare in Toscana. Paulo Sousa gli ha dato la possibilità di esprimersi in Europa League, ma nella gara contro il Tottenham il titolare è stato il romeno. Il buon Luigi, ragazzo sempre posato e molto tranquillo, evidentemente nervoso, non ce l’ha fatta e si è sfogato in un post su Instagram che poi è stato cancellato: “Oggi mi sento di scrivere, devo chiedere scusa ad alcune persone, devo chiedere scusa a due persone. Una è mia moglie perché quest’estate quando mi diceva “pensaci bene a ciò che fai, a dove andare, è una scelta tua, io ti sono vicino e secondo me faresti bene a stare qui a Napoli a provare un anno e vedere come va” e un’altra scusa la devo al mio procuratore con il quale quest’estate ho combattuto per fare in modo che facessi un altro anno lontano dalla mia città”.
Troppa la delusione, lo sfogo si conclude così: “Ora a distanza di sei mesi mi sento di chiedergli scusa, di dirgli che avevano ragione loro e che a sbagliare sono stato io. Oggi finisce la mia avventura alla Fiorentina, non contrattuale perché ci sono altri tre mesi, ma morale!”. La risposta del direttore sportivo della Fiorentina Pradè non si è fatta attendere ed è stata molto dura: “Le dichiarazioni di Sepe sono assolutamente fuori luogo, applicheremo il massimo della sanzione e se vuole possiamo anche pensare a una rescissione contrattuale”. Il calciatore è già arrivato al campo di allenamento per la seduta di questo pomeriggio e, con ogni probabilità, dovrà confrontarsi con la dirigenza e il tecnico gigliato. L’augurio è che tutti rientri e si chiuda in una bolla di sapone, ma è probabile che, per la sua bontà, visto che mai ha avuto una parola fuori posto, come raccolto dalla redazione di 100x100napoli.it, la società opti per una salata multa, ma potrebbe anche finire in tribuna per qualche settimana o perdere una posizione nelle gerarchie, diventando il terzo portiere alle spalle di Lezzerini. Troppo facile ora attaccare Luigi Sepe, ma rispetto per un ragazzo dal cuore d’oro!
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