“I giocatori sono stati molto coinvolti dal calendario, rimangono a vedere anche quando non sono di turno”.
Alessandro Formisano, Head of Operation, Sales & Marketing, ha parlato alla presentazione del Calendario ufficiale della Ssc Napoli:
“La nuova ammiraglia Msc meraviglia per la prima volta toccherà il porto di Napoli, perciò questo sodalizio tra Napoli ed MSC nel nuovo anno è ancora più importante.
Hanno scattato il primo calendario in quello che era un garage del centro tecnico di Castel Volturno, che ora è una palestra. I giocatori non sapevano quasi cosa fare, erano molto diffidenti. poi è diventata così coinvolgente che hanno iniziato a restare e a presenziare anche quando non erano di turno.
Il motivo per cui hanno creato il calendario è quello di sfidare il mondo del calcio, fare qualcosa di unico che li avrebbe contraddistinti. il primo calendario è coinciso con il ritorno del Napoli in serie A. Il presidente ha chiamato e ha detto di voler fare qualcosa di unico, di nuovo e di importante e così è nato questo progetto.
Il calendario di quest’anno è in bianco e nero. ci sono due elementi che contraddistinguono il calendario: l’ironia e l’attaccamento al territorio. e si sono resi conto di aver tralasciato negli anni uno dei luoghi più belli ed importanti: il museo archeologico di napoli. il privato ed il pubblico si sono sposati in un progetto che non ha avuto ostacoli. nel calendario sono contenuti elementi fondamentali della loro idea di marketing. innanzitutto l’attenzione ed il rispetto per il consumatore, facendo progetti unici e fuori dal comune.
L’ironia, che è patrimonio culturale ed identitario dei napoletani. e infine il territorio, il patrimonio artistico ed archeologico di napoli. Il calendario è una sorta di ambasciatore per noi, per uscire dalla dimensione sportiva. con gli scatti di quest’anno, si voluto portare fuori e mostrare il grande patrimonio artistico di Napoli e del museo.
Stadio? Penso che tutto quello che potrà fare il Comune per il San Paolo è auspicato e benvoluto. Ora non so se lo stadio potrà diventare terreno di posa per il Napoli. Noi siamo collaborativi”.
Avete pensato ad un app dove acquistare il calendario o magari vedere qualcosa di innovativo?
“Noi abbiamo nel nostro sito e nei nostri profili social, soprattutto Youtube, il dietro le quinte, che dura quasi cinque minuti e mezzo. Abbiamo tutta una serie di strumenti per far vedere il making of. Poi c’è la possibilità di scaricare la versione sfogliabile del calendario online”.
Il calendario ambientato al museo archeologico può essere un buon viatico per avvicinare le nuove generazioni all’arte?
“Non soltanto i giovani si devono avvicinare all’arte, perchè è un’espressione del bello. Dà infinita soddisfazione passare del tempo nelle sale di un museo, mette d’accordo l’anima, il cuore, la mente, gli occhi. Siamo sicuri che con queste pagine potremo parlare a persone abituate a passeggiare in questi contesti e a chi non lo è. Speriamo inoltre che venga sfruttata questa possibilità data dal direttore del Museo di visitare il Mann”.
“Higuain? Senza nulla togliere a Gonzalo, che è stato molto importante negli anni passati, il valore del calendario esula dai singoli. Quando ho iniziato nel 2006 mi si propose di fare un calendario con le immagini di gioco, io pensai a qualcosa di diverso, più come il calendario Pirelli sull’arte. E’ una cosa che va oltre i singoli, è il valore del gruppo che viene fuori”.
Dall’inviato alla conferenza stampa
Davide Guzzardi