Il presidente del Real Madrid ha rilasciato una lunga intervista a Marca dove ha parlato di come costruire una squadra ricca e vincente e del mercato del Real Madrid, tra Ronaldo e Donnarumma.
“In questi 17 anni il Real Madrid si è trasformato. Quando sono arrivato la situazione economica non era buona e abbiamo deciso di reinventare il modello di Santiago Bernabeu. Se si acquistano grandi giocatori, si avranno importanti ricavi e si potrà continuare a comprare campioni. È una equazione economica-sportiva che ci ha insegnato Bernabeu negli anni ’50 e che ha dato i suoi frutti: da perdere soldi abbiamo iniziato a guadagnarne e ad avere una stabilità economica e sportiva, diventando uno dei club con maggior fatturato. Oggi stiamo ancora perfezionando questo sistema, perché nel calcio sono entrati proprietari con ingenti possibilità economiche: dovremo lavorare con l’immaginazione, perché il club continuerà ad essere dei nostri soci. Il modello si può ancora migliorare, ma l’equazione economica-sportiva resterà la stessa, grandi giocatori portano a grandi ricavi.
Cristiano Ronaldo? Devo parlare con lui e non l’ho ancora fatto perché non voglio disturbarlo durante il ritiro con il Portogallo. Non so nulla di più rispetto a quanto hanno scritto alcuni o detto altri: penso che quello che si è sentito peggio sia stato proprio Cristiano. Sono d’accordo con lui: alcuni media lo hanno fatto passare per un delinquente e questo, per una persona della sua posizione e di onestà professionale, non è facile da capire. La presunzione di innocenza non è stata presa in considerazione. Per quanto riguarda il mercato, non abbiamo ricevuto alcuna offerta. Quello che pensiamo è che Ronaldo è un giocatore del Real Madrid e lo rimarrà, come tutti gli altri. Non abbiamo ricevuto alcuna offerta.
Seguiamo con attenzione Mbappé, il portiere del Milan, Vinicius e altri giovani: se sono buoni, il Real Madrid mostrerà il suoi interesse al momento opportuno. Qui sono sempre venuti a giocare i migliori del mondo. Raiola? Tolto Pogba, non abbiamo mai avuto possibilità di parlare con lui dei suoi giocatori: l’anno scorso è stato impossibile, vedremo che succederà quest’anno. Quando Zidane tornerà dalle vacanze, sapremo cosa pensa del tema Donnarumma.
Progetto Superlega abbandonato? Non c’è nulla lasciato chiuso in un cassetto. Il fenomeno del calcio non ha limiti, ogni anno c’è qualche sviluppo in atteso, mentre il talento tende ad acccumulasi in cinque o sei squadre. Qualcuno proporrà un progetto chiuso che può diventare realtà: bisogna dare ai tifosi quello che vogliono”.
Fonte: Calcio e Finanza.