Si è chiusa la sessione estiva del calciomercato 2017-18. “Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato” i giochi sono ormai fatti e fino a gennaio non cambierà più nulla.
Si è chiusa la fiera dei sogni (per i tifosi) e delle bugie; dei colpi clamorosi (Neymar su tutti) e di quelli mancati (leggi Keita per le italiane); delle squadre rifondate (il Milan) e di quelle praticamente immutate (il Napoli).
Ma quali squadre si sono davvero rinforzate? Lo scopriremo come sempre a maggio.
In Europa sulla carta più di tutte si è rinforzato il PSG che con Dani Alves, Mbappe e soprattutto Neymar è diventata la principale candidata a vincere la Champions League. Se non dovesse vincerla sarebbe un fallimento clamoroso, perchè di certo non si investono oltre 500 milioni di euro per vincere solo la Ligue1 già vinta diverse volte negli ultimi anni dai parigini.
In Italia il Milan ha affidato a Montella un organico competitivo per l’Europa League (potrebbe vincerla) e ambizioso per il campionato.
L’Inter aveva già un organico competitivo e ha forse trovato in Spalletti il tassello mancante per farlo rendere al meglio.
La Roma è la grande incognita di questa stagione dopo aver perso Szczesny, Rudiger, Salah, Totti, il preziosissimo Paredes, scommettendo forte su Schick uno dei giovani più promettenti del calcio europeo.
La Juventus ha perso tantissimo in personalità ed esperienza con le partenze di Bonucci e Dani Alves, ma ha rinforzato la ‘panchina’ e, forse, è ancora la grande favorita per lo scudetto ma non ancora per la Champions (anche se potrebbe vincerla, Real Madrid e PSG permettendo).
E Il Napoli? Contrastanti i pareri sul mercato degli azzurri. C’è chi lo esalta per i rinnovi contrattuali e le mancate cessioni dei big, chi invece si rammarica per quei due colpi non fatti per far fare alla squadra il salto di qualità, anzi di personalità, in ottica scudetto.
Ora è il momento delle pagelle. Ma è giusto ricordare quelle della scorsa stagione quando tutti diedero al mercato del Napoli un voto tra il 4 e il 5 e solo il più ottimista il 6 a una squadra da quinto sesto posto; al Milan e all’Inter invece voti tra l’8 e il 9… poi come sempre è arrivato il verdetto del campo.
Già il verdetto del campo, quello che davvero conta. Anzi l’unico che davvero conta.