Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è intervenuto nel corso di Sky Sport 24.
“Sabato si giocherà regolarmente. Il campionato non si ferma, è anche una risposta a chi pensa che, attraverso alcuni atteggiamenti come quelli visti ieri, possano contaminare il nostro mondo. Ho sentito un po’ tutti, Sibilla e Miccichè, soprattutto la lega interessata, i sottosegretari, per le loro visioni e riflessioni. All’unanimità abbiamo condiviso che si va avanti. Tutti devono capire che esiste una sola figura che ha la responsabilità, il presidente federale Gravina. Da oggi in poi assumeremo una posizione di responsabilità e la federazione deve parlare con una sola lingua, quella del suo presidente federale.
La linea deve essere molto dura, ma invito tutti ad una riflessione. Tutto ciò che riguarda alcune sanzioni sportive spettano al giudice sportivo. Il questore è preposto a garantire l’ordine pubblico, serve fermezza ma bisogna distinguere ciò che è accaduto fuori dall’evento, con infiltrazioni da Varese e Nizza, e quello dentro al campo. Io mi devo preoccupare dei cori per Koulibaly. Noi possiamo fare molto di più, la norma è chiara: il ministero nomina garanti dell’ordine pubblico che possono sospendere le gare, l’arbitro non può sospenderle. Bisogna capire se ci sono possibilità per una norma più semplice da applicare. Ci sarà un incontro per facilitare questa norma. L’art 72.6 dice che l’unico soggetto che può sospendere la gara è il responsabile della sicurezza. Sospendere una gara come ieri, con tutto ciò accaduto prima, immaginate cosa poteva comportare. E tutti dobbiamo evitare certi toni, stare sereni e tranquilli. L’arbitro ha applicato perfettamente le regole del giorno e qualche dichiarazione dei giorni precedenti non ha aiutato forse il clima”.