Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina, in un intervento pubblicato sul magazine “Riparte l’Italia”, ha parlato della ripresa del campionato.
“Se non si riparte subito danno irreparabile al calcio italiano. Abbiamo già perso 500 milioni di euro. Occorre difendere 100 mila lavoratori, 1,4 milioni di tesserati, 4,7 miliardi di fatturato dei quali il 77% (3,6 miliardi) dal settore professionistico, ovvero dal valore della produzione generato dai club di Serie A, Serie B e Serie C.
Ripartire vuol dire giocare.
Il calcio in Italia rappresenta uno straordinario fattore sociale ed economico, un ineguagliabile generatore di entusiasmo, un elemento di coesione e di sviluppo, un moltiplicatore di passione e uno straordinario volano per l’economia molto più di altri settori produttivi del Paese.
I settori coinvolti sono quello economico (742,1 milioni di contributo diretto all’economia nazionale), sociale (1.051,4 milioni di risparmio economico generato dai benefici prodotti dall’attività calcistica) e sanitario (1.215,5 milioni in termini di risparmio della spesa sanitaria), insieme a quello delle performance sportive”.