Gabriele Gravina, candidato alla presidenza della Figc, è intervenuto ai microfoni di Radio 24.
“Quando gioca la Nazionale indossiamo tutti quella maglia azzurra. E’ stato avviato un percorso di rinnovamento, pensare di risolvere i problemi del calcio italiano in pochi mesi è difficile. Bisogna supportare e lasciar lavorare Mancini.
Il Commissario ha una funzione di traghettamento fino al 22 ottobre. Dal 23 Mancini avrà una governance e un supporto di riferimento e la Federazione sarà presente per qualsiasi problema gestionale.
Non so se siamo all’anno zero, se ancora oggi i campionati vivono tensioni di format, è evidente che abbiamo problemi, ma io sono ottimista, non guardo indietro. La gara di stasera è uno spartiacque. A Mancini è mancata governance e Federazione, dal 23 la avrà.
Stiamo lavorando sull’ipotesi del Club Italia, quindi un profilo di un dirigente come direttore tecnico andrà individuato. Marotta? Ci siamo parlati, è uno dei migliori in Europa ed è richiesto. Io sto al mio posto, dopo il 22 farò un’altra telefonata.
Giorgetti conosce le mie idee. Il semiprofessionismo è una modalità per salvaguardare gli interessi dei tesserati che avrebbero i diritti del professionismo, ma i vantaggi del dilettatismo e questo vale non solo per il calcio.
L’Entella deve giocare, siamo in attesa degli ultimi passaggi di natura giudiziaria, quello che è successo quest’estate è inaccettabile, 31 dicembre tempo limite per mettere mano a queste vicende. Aspettiamo il 23, voglio sapere se l’Entella deve giocare o no.
Violenze su arbitri una piaga culturale, soprattutto perchè sono legate ai campionati giovanili. Proporrò un inasprimento di pene in questa area molto delicata, chi alza le mani non dovrebbe mettere più piede in campo.”