La FIFA si prepara a lanciare la sua stretta sui procuratori. Il nuovo regolamento dovrebbe entrare in vigore durante l’estate 2023 e rivoluzionerà l’intermediazione dei contratti dei calciatori.
La nuova disciplina si applicherà a tutti i trasferimenti internazionali di giocatori e indirettamente anche al calciomercato nazionale perché le federazioni associate alla FIFA dovranno adottarne le disposizioni più incisive.
Si prevede intanto la reintroduzione dell’albo dei procuratori, a cui si accederà attraverso un esame e il pagamento di una quota annuale. L’iscrizione sarà necessaria per agire come intermediario nel calciomercato e gli agenti dovranno inoltre essere in possesso di alcuni requisiti di onorabilità fra cui l’assenza di condanne per gravi reati e di conflitti d’interesse.
Il regolamento prevede il divieto di rappresentanza multipla. In sostanza un procuratore non potrà offrire servizi a più di una parte coinvolta in una transazione (es. calciatore e club che vende all’interno della stessa operazione). L’unica eccezione prevista è la possibilità di rappresentare sia il giocatore sia la squadra compratrice, a patto che entrambi i clienti diano consenso esplicito alla doppia rappresentanza.
Sarà previsto un limite a quello dei procuratori. Se il cliente dell’agente è un calciatore la commissione non sarà superiore al 5% dello stipendio dell’assistito se la sua remunerazione è al di sotto dei 200 mila dollari e non andrà oltre il 3% dello stipendio se invece supera tale soglia.
Se il cliente del procuratore è la squadra acquirente, si applicano i medesimi limiti. Se invece il procuratore rappresenta sia l’individuo sia la squadra acquirente, il tetto alle commissioni è del 10% se lo stipendio è al di sotto di 200 mila dollari e del 6% se è al di sopra di questa soglia. Infine, se il cliente è il club venditore, la commissione massima è pari al 10% del valore dell’operazione.