Ferzan Ozpetek al Tennis Club Napoli per presentare il suo ultimo libro: “Cuore Sacro”, Mondadori Editore.
Regista, scrittore pittore, artista di personalità, di quelli che è un piacere ascoltare perchè l’empatia lui ce l’ha, ed è molto attraente. Ferzan che racconta episodi della sua vita che poi traspone a grandi linee nella sua arte cinematografica. L’amore per l’animo femminile (saranno 18 le attrici del suo prossimo film), il legame profondo con Napoli, che dipinge, nella sua bellezza, tra mistero, sacro e profano in “Napoli velata”; il grande albergo sul lungomare che lo ospita da sempre, la sua comfort zone. Ozpetek, di origini turche ma profondamente italiano, a suo agio nella sala del Tennis Club Napoli accolto dagli amici cari: dal Presidente Riccardo Villari, da Simona Marzullo, dai soci del Circolo (sala gremita); intervistato dalla giornalista Titta Fiore, brava a dialogare con lui, che ben conosce da tempo e che gli fa esprimere il meglio di se.
“Il mio primo contatto con il set e con Napoli è stato quando fui chiamato come aiuto regista di Massimo Troisi per “Scusate il Ritardo”. Il tocco magico di Troisi è indimenticabile, un uomo generoso. Allora arrivavo da un altro paese, la grande passione (che avevo allora e che ho tuttora) mi spingeva a dare tantissimo, quasi volessi dimostrare di meritare davvero quella occasione. Napoli? E’ come l’opera, se ti piace non te ne stacchi più”.
Cuore Sacro – La trama
Sicilia, agosto 1978. Alice ha appena sei anni quando una donna elegante e un po’ eccentrica si presenta a sorpresa a casa dei suoi genitori a Polizzi. È «zia» Irene, una parente di cui fino a quel momento non ha mai sentito parlare. Rimasta vedova di un uomo molto ricco e non più risposata, vive a Roma, dove fa l’artista e conduce una vita libera e anticonformista. Alice non lo sa, ma questo incontro segnerà in modo radicale il suo destino…