Nonostante sia entrato nel mondo del calcio da pochi mesi, è sicuramente uno dei Presidenti più amati del nostro campionato. Massimo Ferrero sta provando a regalare ai tifosi della Sampdoria il grande ritorno in Europa, soprattutto con importanti operazioni di mercato come gli acquisti di Eto’o e Muriel.
Sul sito della società blucerchiata, il Presidente è voluto intervenire sul caos societario che è in corso a Parma. Queste le sue dichiarazioni:
“Sono entrato nel calcio da poco, ma ritengo che la FIGC, la Lega, la COVISOC, le associazioni arbitri e calciatori siano istituzioni serie, che vanno rispettate. Non andiamo alla ricerca del colpevole a tutti i costi, il nostro obiettivo deve essere un altro; il calcio italiano non può restare indifferente davanti alla serietà, alla professionalità, alla maturità con la quale i calciatori del Parma stanno affrontando una situazione estremamente difficile. Sono rimasto colpito dalle parole del capitano Lucarelli, soprattutto quando ha spiegato che le loro scelte di questi ultimi mesi, scelte da campioni, hanno avuto come fine, tra gli altri, il massimo rispetto nei confronti dei tifosi e degli stessi dipendenti del club. Per questo motivo non vorrei sentir parlare di fallimento, bensì di ricostruzione. Il mondo ci guarda: dobbiamo dare un segnale forte e compatto a Lucarelli, a tutti i suoi compagni, ai ragazzi del Settore Giovanile e ai tifosi del Parma. Dobbiamo dare a loro la possibilità di giocare, di continuare a onorare la maglia che indossano. Non sono un tecnico, ma credo che tutti i presidenti di Serie A debbano riunirsi, alla svelta, per valutare un “commissariamento” o qualcosa di simile, affinché la squadra possa concludere sportivamente e in campo la stagione 2014/15. La Lega Serie A ha le qualità e l’esperienza per intervenire lasciando fuori da questi discorsi i rappresentanti delle istituzioni non calcistiche che curano altri interessi. Ringrazio i calciatori e tutte le persone che lavorano al Parma: li considero eroi. Adesso passiamo ai fatti: io e la Samp ci siamo e sono sicuro che tutti i presidenti della Lega sono pronti a fare altrettanto».