Il campione di Napoli e Juve, parla in un’intervista a “Il Mattino”. Questi alcuni passaggi:
“Gabbiadini? Manolo l’ho avuto da ragazzo e per me ha grandissime potenzialità: nell’Under 21 giocavo con il 4-4-2 classico che prevedeva due attaccanti, lui insieme a Borini o a Destro, e anche se in quel periodo non giocava titolare nella sua squadra con l’Italia faceva la differenza. Sto sentendo vari nomi di mercato per il Napoli e pur considerando molto bravi Zaza e Pavoletti io punterei ancora su Gabbiadini: me lo terrei stretto.
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Insigne? Rispetto a me ha avuto un percorso diverso perché ha fatto esperienze in altre categorie prima di tornare alla casa madre e giocare nel Napoli. Con la partenza di Higuain, che attirava la maggiore attenzione anche mediatica, adesso quest’ultima si sta spostando sugli altri e soprattutto su Insigne che è sottoposto a una maggiore pressione perché è napoletano. Deve proseguire il percorso di crescita nella sua città e non è facile. Comprendo il suo momento particolare, ho vissuto anch’io un periodo simile quando diventai il capitano con Ranieri nel 1991: ebbi delle difficoltà, mi sentivo più responsabilizzato proprio perché rappresentavo la squadra e la città”.