Lunedì sera il Napoli affronterà l’Inter al San Paolo. In palio ci sono tre punti che possono far volare in classifica. Una gara sentita non solo sugli spalti ma anche in campo come lo si può notare dalle dichiarazioni di Felipe Melo.
Il giocatore nerazzurro ha rilasciato un’intervista a Gazzetta dello Sport.
Ecco quanto evidenziato da 100x100Napoli.
Quante possibilità ha l’Inter a Napoli?
“Una è seconda e l’altra è prima”.
Altra frase ricorrente: al San Paolo sarà sfida fra chi gioca bene a calcio e chi no.
“Se vinciamo è tanta roba, perché in pochi riescono a vincere a Napoli. Se pareggiamo dipende, e anche se perdiamo bisogna vedere come… Una cosa è certa: noi facciamo il nostro lavoro, bene e senza paura. E l’autostima non ce la intacca nessuno, comunque vada”
Higuain si ferma come Balotelli? Bisogna ‘menare’?
“Ecco, anche su quella frase è stato fatto un romanzo. Melo istiga alla violenza, Melo qui e là, come quando si fece male un giocatore del Chievo che mi venne addosso o Pazzini, situazione nella quale scivolai addirittura prima… Quella frase sul “menare” l’ho detta sorridendo. L’ho detta perché Balotelli è un giocatore differente da tutti. Come Higuain. E bisogna dedicargli molta attenzione. Ecco il senso”.
Considerando anche Allan e Jorginho dall’altra parte, banalizziamo: è un Argentina-Brasile.
“Una situazione già vinta. Era il 6 settembre 2009, Argentina-Brasile 1-3. Facevo coppia con Gilberto Silva in mezzo al campo, fu una serata indimenticabile. Sconfiggemmo il più forte giocatore del mondo, Lionel Messi. E in campo c’era il mio idolo, Veron”.
Come dire: sconfitto Messi a casa sua, la paura di Higuain si riduce un po’…
“Paura di nessuno, sempre. Ma non c’è solo Higuain o un altro o Hamsik: c’è il Napoli. Bisogna stare attenti al Napoli. Punto”.