Enrico Fedele ha parlato ai microfoni di Radio Marte all’interno della Rubrica di Marte Sport Live, “Fedele Contro Tutti”. Al centro delle domande, ovviamente, l’addio di Sarri e l’arrivo di Ancelotti.
“Sarri è stato scorretto nei confronti di De Laurentiis e del pubblico, prima e dopo. Un dirigente doveva reagire nella maniera più assoluta nel modo in cui ha reagito il presidente del Napoli. Sarri ha una clausola che scade il 31 giugno, De Laurentiis non lo può liberare né accettare le dimissioni. Lo deve esonerare, pagandolo, senza farlo andare da nessuna parte. Sicuramente il presidente ha cambiato la rotta, solo chi ha già vinto rivince. Ancelotti ha vinto 18 titoli, nessuno ha vinto più di lui, non è l’addestratore maniaco come tutti quegli allenatori che non hanno giocato e che mettono lo studio come elemento principale. Al primo posto ci devono essere i giocatori.
Ancelotti guadagna 9 milioni e mezzo all’anno dal Bayern Monaco. Quindi non può essere una questione economica, perché poteva starsene a casa a farsi pagare. Sicuramente c’è un senso di rivalsa perché non era mai stato esonerato prima e voleva tornare in Italia. Anche Ancelotti ha una clausola rescissoria, di circa 4, 5 milioni di euro. Se vede che le cose non vanno bene, se ne va. La garanzia per i tifosi deve essere una: Ancelotti. Gli stessi investimenti che si farebbero con Ancelotti non si potevano fare con Sarri: in 15 anni di carriera ha fatto sempre gli stessi cambi dal 70′ al 90′. De Laurentiis si è trovato una tasca piena di soldi ed una tasca vuota”.
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