Enrico Fedele ha parlato ai microfoni di Radio Marte dei benefici dell’arrivare secondi e non terzi, esprimendosi anche sul momento del Napoli in parallelo con la Juventus.
“I benefici di arrivare secondo e non terzo? Il mercato con la certezza delle casse. Il Monaco ha fatto la semifinale partendo dai preliminari, la preparazione anticipata non dovrebbe essere questo grande problema. Il punto è poter preparare una stagione sapendo che riceverai quei soldi dalla Champions.
La Juventus è una squadra solida, con un allenatore camaleontico che cambia prima e durante le partite, dalla difesa a tre a quella a quattro, 4-2-3-1, 4-3-2-1, è geniale sotto questo punto di vista. Poi ha giocatori che fanno la differenza, Higuain è uno di questi.
Il Napoli quest’anno ha fatto una stagione antitetica rispetto a quella precedente, ha perso punti contro le piccole mentre ha fatto grandi prestazioni contro le grandi. I giocatori penso abbiano capito che a Sassuolo, per palleggiare in maniera asfittica, hanno preso due gol, mentre contro l’Inter ogni tanto hanno buttato la palla in tribuna e abbiamo vinto la partita. Non è reato buttare ogni tanto la palla via.
Il Real? Meritava di uscire contro il Napoli. Gli azzurri hanno dominato per lunghi tratti, loro hanno invece segnato su due calci piazzati. C’è grande rammarico perchè se non avessero preso gol, forse avrebbero fatto il gol per la qualificazione. Alla fine ci restano tante soddisfazioni, ma quand’è che si vince qualcosa? Quando giocheremo male? Sempre ammesso che per vincere si debba giocare male.
Maradona allenatore? Me lo ricordo come giocatore, come Dio del calcio. Voglio restare con questo ricordo”.