Roberto Fabbricini, Commissario del Calcio, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport:
“Sono alle prese con il mantra dell’assemblea, sembra che tutti attendano con impazienza questa benedetta scadenza del 22 ottobre. Il 15? No, non è proprio possibile, il 15 saremo al Quirinale per i 120 anni della Federazione. Porteremo i campioni del mondo dell’82, quelli del 2006, la nazionale femminile che si è qualificata ai Mondiali di Francia e il gruppo di Mancini.”
Lei cosa si aspetta dall’appuntamento del 22 ottobre?
«La svolta sarà l’approvazione del nuovo statuto che modificherà radicalmente l’attuale sistema e ridisegnerà anche il consiglio federale. Il limite dei tre mandati renderà ineleggibili alcuni soggetti».
Chi, ad esempio?
«Lotito, Tommasi, Ulivieri i primi che mi vengono in mente».
[…]
Se Malagò, dopo l’esperienza di questi mesi, le chiedesse di proseguire, accetterebbe?
«Risponderei di no, anche se ho trovato positivo vivere questo mondo da dentro. Certo, si appalesa spesso la domanda “ma chi me lo fa fare”?».
La sua qualità principale?
«Sono un ostinato osservatore delle leggi dello Stato»
L’intervista integrale sulle pagine dell’edizione odierna del Corriere dello Sport