La Fiorentina espugna Roma e butta fuori dall’Europa League la squadra di Rudi Garcia. Partita compromessa per due gravi errori di Holebas e Skorupski nei primi 18 minuti e grave disattenzione della difesa sul 3-0 di Basanta. Fiorentina e Napoli uniche squadre italiane ad approdare ai quarti di finale.
Queste le dichiarazioni del tecnico francese subito dopo il termine della gara: “Complimenti alla Fiorentina, ha sfruttato al meglio i nostri regali. Sono mortificato. Contro gli errori individuali non si può fare nulla. Non è possibile che questa Roma che ha fatto tanto bene i primi mesi mostri un volto troppo brutto per essere vero in questo momento. Adesso dobbiamo soltanto salvare il secondo posto. Io non mollerò mai fino alla fine del campionato. Chi ha carattere ed orgoglio mi seguirà. Chi sarà debole? Non mi interessa. Nelle difficoltà si vedono gli uomini.”
Aspra contestazione dei tifosi giallorossi al termine della gara, con i giocatori a rapporto sotto la curva. Per il pubblico sembrano essere soprattutto loro gli artefici di questo momento catatrofico, anche se tecnico e società non sono esenti da responsabilità di quanto sta accadendo da quattro mesi. In campionato, da dicembre a marzo, nemmeno un successo all’Olimpico: 6 pareggi di fila e un ko contro la Sampdoria. Mancano il gioco e la condizione atletica da tempo. Tatticamente, il gruppo è disorientato. Adesso si attende subito una pronta reazione in campionato, già da domenica dove i giallorossi saranno ospiti del Cesena. Partita difficile, da non sottovalutare e che rischia se non affrontata con la giusta concentrazione, di pregiudicare tutto con il possibile sorpasso dall’eterna rivale Lazio. I biancocelesti di Pioli nelle ultime 5 gare, hanno recuperato 11 punti sulla Roma e sono terzi con 1 di ritardo. Di giornate ne mancano 11 al traguardo e anche il Napoli quarto, ospite dei giallorossi il 4 aprile, può tornare in corsa: è a meno 4. Partecipano alla volata anche le due quinte, ora a 5 punti, la stessa Fiorentina e gli stessi blucerchiati di Mihajlovic.
Articolo di Luca Salvadori