Il difensore spagnolo è alla quinta stagione a Napoli.
Un ricco palmarès, una carriera costellata di successi che non gli ha fatto passare la fame di vittorie. Raul Albiol è uno dei calciatori più importanti per Maurizio Sarri: l’esperienza e la personalità ne fanno un perno importantissimo nella difesa e nello spogliatoio azzurro. Una grande personalità figlia – anche – di tante sfide affrontate e vinte al fianco di grandi campioni da cui ha preso esempio. Ora Albiol sa che tocca a lui darlo, l’esempio. Nell’intervista concessa al quotidiano Il Roma, lo spagnolo è parso a proprio agio nel ruolo di condottiero spesso silenzioso ma deciso.
Mai banale nelle sue affermazioni, a cominciare dal modo in cui ha parlato della corsa Scudetto: “Sappiamo che abbiamo una squadra per competere per lo scudetto. È difficile ma se ripetiamo il girone di ritorno con continuità tutto è possibile. Siamo cresciuti molto rispetto al primo anno di Sarri, siamo preparati bene per competere per lo Scudetto”.
Consapevolezza è la parola d’ordine, della forza del Napoli e della necessità di dover lavorare duro per raggiungere l’obiettivo che squadra e piazza sognano: “Bisogna sapere soffrire e lavorare con umiltà. Dobbiamo credere che siamo forti. Dobbiamo fare uno sforzo tutti affinché si raggiunga l’obiettivo massimo. […] Qualcuno pensa che abbiamo finito bene e e quindi lo scudetto ci spetta. Invece dobbiamo fare tanti punti. Dobbiamo lavorare molto di più dello scorso torneo”.
Interessanti anche le sue parole sull’ipotetica dicotomia bel gioco-vittoria, trattata in Italia come se non fosse l’uno il mezzo per arrivare all’altra: “Facciamo un bel calcio ma dobbiamo vincere qualcosa. Dobbiamo anche essere cattivi. Dobbiamo pensare a vincere e a raggiungere gli obiettivi alzando qualche trofeo. La squadra lo sa”.
Raul Albiol è pronto a trascinare il Napoli in alto dando il proprio contributo. Esperienza e qualità che saranno fondamentali nel raggiungimento degli obiettivi stagionali. A partire dal playoff di Champions League, fino a maggio, chissà.