Ivan Varone, centrocampista 23enne dell’Unicusano Fondi, ha parlato in esclusiva ai microfoni di 100x100Napoli. Il calciatore è amico di Amadou Diawara, suo compagno di squadra ai tempi del San Marino.
Il tuo amico Amadou Diawara è un nuovo calciatore del Napoli, te lo aspettavi?
“Non mi aspettavo che potesse arrivare subito così velocemente in una squadra come il Napoli, mi ha sorpreso un pò, però in fondo ci sta con le sue qualità: è un gran calciatore, non ha mai paura di niente ed ha fame”.
Ecco, parliamo del centrocampista dal punto di vista caratteriale. Molti, dopo le ultime vicissitudini con il Bologna, hanno dipinto Diawara quasi come una testa calda. Cosa ne pensi?
“Assolutamente no, smentisco questa cosa. Amadou è un bravissimo ragazzo che inoltre ha tanta voglia di imparare ed accetta sempre consigli. Poi nel calcio sai ci sono delle situazioni in cui da fuori un fatto può sembrare tutt’altro, i procuratori fanno il loro lavoro ed il bene dei propri assistiti. La serietà di Amadou si vede pure in campo, è un ragazzo concentrato, sempre sul pezzo, per lui ogni gara è uguale all’altra perchè ogni gara per lui è sempre importante. Nell’ultimo anno ha dimostrato di che pasta è fatto, venire dalla Serie C e giocare subito da protagonista in Serie A non è cosa da tutti”.
Come lo vedi al Napoli? Può integrarsi bene con le sue caratteristiche nel centrocampo partenopeo?
“Credo di sì. Il ruolo principale di Amadou è davanti alla difesa, non ha qualità immensa o piedi fatati come Jorginho, ma sbaglia poco e gioca facile. Sa fraseggiare molto bene e per Sarri credo sia l’ideale, è una diga davanti alla linea difensiva e recupera davvero tanti palloni. Certo, non è quel calciatore che ti fa lanci di 60 metri sul piede ma dà l’anima in campo, sbaglia poco: penso che il Napoli ha fatto davvero un grandissimo colpo”.
Con Diawara è nata un’amicizia ai tempi del San Marino che dura tutt’ora. Avete mai parlato di Napoli?
“Certo! ci sentiamo molto spesso, già quando eravamo lì a San Marino parlavamo molto di Napoli. Sai, fra compagni ci si chiede quale squadra si tiene, ed io tifando da sempre gli azzurri gli raccontavo di quanto è fantastico il “San Paolo” e dell’emozione di entrarci. Quando qualche mese fa Amadou ci ha giocato per la prima volta con il Bologna, perdendo 6-0, lo stadio lo colpì per davvero e mi disse che avevo ragione”.
Il tuo amico nella tua squadra del cuore. Cosa ne pensi?
“Non ti nascondo che un pò lo invidio, ma la mia è un’invidia positiva perchè Amadou è un ragazzo che merita ogni bene. Sono un tifoso sfegatato degli azzurri, il Napoli è sempre stata la mia squadra dei miei sogni, quella in cui un giorno vorrei giocare. Seguo costantemente gli azzurri, appena posso sono sempre collegato per seguire tutte le notizie e tutte le partite”.
Parliamo di te. Una grande annata a Chieti, il passaggio a Lugano, ed ora Fondi. Cosa ti aspetti dal tuo futuro?
“A Chieti mi son trovato bene, avevo voglia di sentirmi importante e con la maglia neroverde mi sono finalmente sentito al centro di un progetto e i numeri parlano per me. Dopo la stagione in Abruzzo, ho deciso di andare a Lugano rifiutando anche alcune proposte di Serie B. Ho fatto un buon ritiro con la squadra svizzera, ma poi ho capito che lì qualcosa non andava ed ho preferito tornare in Italia accettando l’offerta del Fondi”.
Squadra neo-promossa in Lega Pro, con un progetto importante alle spalle. Dove volete arrivare?
“Sì, qui a Fondi c’è davvero un bel progetto, di pari passo con l’Università, speriamo di essere la sorpresa del campionato. Qui vogliono vincere e la rosa è indubbiamente buona, c’è una società seria e questo mi ha convinto a raggiungerli, nonostante le offerte di altre squadre più blasonate. Nel calcio, per come la vedo io, la prima cosa è trovare un ambiente sano e serio”.
E Ivan Varone, in attesa del sogno-Napoli, dove vuole arrivare?
“Questo è un anno fondamentale per me, l’anno scorso ho sfiorato la Serie B, un campionato che voglio raggiungere e quest’anno ne ho l’opportunità. Arrivarci dalla Lega Pro e non come scommessa dalla Serie D sarebbe cosa ben diversa, con maggiore esperienza. Il mio obiettivo personale è quello di superare i 10 gol dell’anno scorso, ma soprattutto avere continuità e sentirmi importante, e qui a Fondi mi sento parte del progetto. Voglio continuare così”.
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