Il cantautore è uno dei due componenti autori della canzone che ha ispirato “Un giorno all’improvviso”. Johnson Righeira al secolo Stefano Righi. Michael Righeira al secolo Stefano Rota. Insieme hanno formato il duo “I Righeira” che negli anni ottanta hanno portato al successo tantissime canzoni, che hanno rappresentato la colonna sonora di tanti giovani (e meno giovani) dell’epoca. Tra queste due sono diventate veri e propri inni dello stadio San Paolo (e non solo). La prima, “Vamos a la playa” del 1983, i tifosi del Napoli la dedicarono ad Antonio Careca (“Magico Careca oh oh oh ho” n.d.r.).
La seconda, “L’estate sta finendo” del 1985, è stata la musa ispiratrice del coro “Un giorno all’improvviso” che, lanciato dai tifosi della squadra de L’Aquila, ha fatto il giro del mondo da quando i tifosi del Napoli hanno iniziato a cantarlo insieme ai calciatori dopo ogni vittoria della squadra allenata da Maurizio Sarri.
Abbiamo chiesto a Johnson Righeira, o se preferite Stefano Righi, di raccontarci le sensazioni provate nel rivedere le proprie canzoni rappresentare un momento di gioia per così tante persone.
Alla fine degli anni ottanta “Vamos a la playa” dedicata ad Antonio Careca, oggi “Un giorno all’improvviso” sulle note di “L’estate sta finendo”. Possiamo parlare di un feeling tra i tifosi del Napoli e le canzoni dei Righeira?
“Bhe sono canzoni che si prestano moltissimo a diventare cori da stadio, utilizzate anche all’estero dai tifosi della nazionale turca e da alcune tifoserie tedesche. Addirittura i tifosi del Modena mi hanno eletto a loro icona visiva, stampando la mia faccia sui loro adesivi. Questa iniziativa da una parte mi ha commosso dall’altra mi ha preoccupato considerando che le icone visive di altre tifoserie non sono più in vita, scaramanticamente mi sono toccato le parti intime. Per quanto riguarda “Un giorno all’improvviso”, a Napoli è esploso grazie anche al momento positivo della squadra. I tifosi del Napoli sono stati bravi a farlo diventare proprio. Poi la scena di Higuain che la canta insieme ai tifosi è un qualcosa di indescrivibile e che fa piacere”.
I giovani degli anni ottanta mettevano la monetina nel Juke box e schiacciavano la combinazione di tasti per sentire le canzoni dei Righeira. Avresti mai immaginato che un giorno anche i giovani del 2000 avrebbero conosciuto e cantato le vostre canzoni?
“No, sinceramente no. Trovo già sorprendente che le nostre canzoni siano ancora rimaste e che sono diventate patrimonio della musica italiana. Devo riconoscere che era inimmaginabile che oltre a rimanere come canzoni potessero diventare dei cori da stadio. E’ sicuramente una gran bella soddisfazione e mi sento molto fortunato per questo”.
Sei tifoso della Juventus, che con il Napoli è in lotta per lo scudetto. Chi vedi favorito per la vittoria finale?
“Favorita è sempre la squadra che sta davanti, poi quasi sempre chi vince il titolo di campione d’inverno alla fine vince pure il campionato, quindi favorito rimane il Napoli. E’ amche vero che le dieci vittorie consecutive della Juventus potrebbero rappresentare un pericolo per il Napoli. Di certo è un bel campionato combattuto”.
Polemica Sarri-Mancini. Il punto di vista di una persona di spettacolo.
“Un brutto episodio in assoluto. Mi sembra esagerato che un’uscita infelice si è trasformata addirittura in un caso. Forse prima di renderla pubblica bisognava rifletterci su, perchè così è diventata più grossa di quella che effettivamente è”.
Progetti professionali per il futuro?
“Sto valutando una serie di collaborazioni. Di sicuro dovrebbe uscire una raccolta per collezionisti di musica torinese degli anni settanta e ottanta. In questa raccolta verrà ristampata in vinile il primo provino della canzone “Vamos a la playa” cantata nel 1981 in una cantina torinese per celebrare i 35 anni di questa canzone che ha avuto un grande successo anche all’estero”.
Nel caso dovesse succedere un qualcosa che tutti a Napoli sperano possa accadere, Jhonson Righeira verrà al San Paolo per cantare “Giorno all’improvviso” con i tifosi del Napoli?
“Potrei anche farlo da sportivo e ne sarei onorato, ma bisogna vedere se mi vogliono loro, sapendo che sono juventino”.