Questa è grossa davvero!
Così grossa da sembrare una bufala di fine estate ma non si tratta di uno scherzo.
Vero, Avvocato Mellino?
“Direi proprio di no”. Il tono è fermo e l’Avvocato Massimo Mellino, noto Penalista della Costiera Sorrentina non ha molta voglia di scherzare ma piuttosto di rendere pubblica la sgradevole disavventura capitatagli. “I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, precisamente a venerdì 5 settembre, quando alle ore 13.30, circa, squilla il telefono della sua abitazione di Nerano nel Comune di Massalubrense, dall’altra parte del filo un operatore delle Vodafone che lo contatta per proporgli un’offerta contrattuale, dopo pochi istanti cade la linea”.
A quel punto cosa accade Avvocato?
“Squilla di nuovo il telefono e lo stesso signore di prima, con marcato accento romanesco, mi dice: TANTO PRIMA O POI CI PENSA IL VESUVIO, e chiude la conversazione”.
Qual è stata la sua reazione?
“Ovviamente sono rimasto allibito, aldilà del chiarimento che ho già richiesto alla Vodafone e delle azioni legali che mi riservo, la cosa sconcertante è che il becero coro da stadio così tristemente di moda, a quanto pare, è entrato nella testa delle persone e viene usato come strumento per offendere un intero popolo in contesti diversi da quelli pseudo-calcistici!”.
E, ironia della sorte l’Avvocato Mellino non è neppure un tifoso del Napoli.
“No, non sono un tifoso del Napoli ma questo non ha nulla a che vedere con una storia brutta e difficile da digerire. Io sono un napoletano, orgoglioso della mia terra che difendo a spada tratta e il tifo non c’entra nulla. La cosa grave è la degenerazione alla quale stiamo assistendo che potrà avere conseguenze anche molto pesanti se non si porrà un freno.”
Questo il resoconto dei fatti accaduti. Lasciamo dunque ad ognuno la libertà di trarre la proprie conclusioni ma è evidente che la deriva imboccata sia molto pericolosa e l’episodio che vi abbiamo raccontato ne è la prova. La violenza, anche quella verbale, genera altra violenza il risentimento cresce ed il fuoco della vendetta cova sotto la cenere. Purtroppo sangue innocente è stato già versato e quando sarebbe stato auspicabile il pugno di ferro per riportare ordine e rispetto negli Stadi la Giustizia Sportiva Italiana ha deciso di derubricare reati attraverso artifici giuridici e sottigliezze linguistiche così che tutti possano sentirsi liberi di vomitare insulti e volgarità di ogni tipo con la certezza di restare impuniti. Meditate gente, meditate.
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