In esclusiva ai microfoni di 100x100napoli parla Davide Cerbone, giornalista de “Il Mattino” che si sta occupando della vicenda relativa al prato del San Paolo, disastrato dopo il concerto di D’Alessio.
Da campo stellato a campo martoriato. Dopo il concerto di Gigi D’Alessio il terreno di gioco del San Paolo è praticamente devastato. Cosa è successo tecnicamente?
“Premesso che non ho assistito alle fasi di montaggio e smontaggio della struttura che sosteneva il palco e che non sono un agronomo, in base ai riscontri fatti e alle dichiarazioni del Dottor Castelli posso dire che ci sono state molte anomalie, tanta superficialità e negligenze varie. In primo luogo quando si poggia una struttura di quelle dimensioni sull’erba si creano tanti problemi, che vengono ridotti al minimo con delle precauzioni che sono state utilizzate, ad esempio, per il concerto di Vasco Rossi. Se si fa un solo evento tutto avviene in modo quasi indolore, sempre che si rispettino tutte le regole ma in questo caso l’erba è stata coperta per troppo tempo, inoltre sono stati usati mezzi cingolati e dei piloni di sostegno che hanno letteralmente violato l’erba del S. Paolo”
Tra le cause del disastro ci sono la copertura prolungata del l’erba, l’uso di mezzi cingolati e di piloni di sostegno, cioè tutte cose ben visibili e verificabili anche da un occhio non esperto. Come mai nessun addetto del Comune, proprietario dell’impianto, ha vigilato durante le fasi organizzative?
“La mia idea è che ci sia stata grande leggerezza da parte degli uffici comunali preposti, come sottolineato peraltro da una nota scritta del Capo di Gabinetto. Di fatto, a mia precisa domanda, l’assessore Borriello ha parlato chiaramente di omesso controllo da parte del Comune, aggiungendo però che si sarebbe aspettato una collaborazione fattiva del Napoli come avvenuto lo scorso anno (sarebbe opportuno capire per quale motivo il Napoli avrebbe dovuto inviare propri controllori, per un evento non di sua competenza, essendo un affittuario dell’impianto “a giornata”. ndr)'”
Ieri durante il sopralluogo di Castelli non erano presenti rappresentanti né della Società Sportiva Calcio Napoli né del Comune, confermi?
“Sì lo confermo, anche se il Napoli dice che per loro era presente il rappresentante della ditta Marrone manutentrice del terreno di gioco, che rappresenta l’area di pertinenza gestionale della società partenopea. Dal Comune invece sono stati mandati solo i custodi addetti all’apertura dell’impianto”
Chi paga la ditta Marrone, manutentrice del manto erboso?
“Ritengo la paghi il Calcio Napoli”
Quando inizieranno i lavori di rizollatura? Chi li effettuerà? Quanto costeranno e chi pagherà?
“I lavori avranno inizio in questi giorni e li effettuerà il Napoli, li pagherà Gigi D’Alessio e costeranno almeno tra i 20.000 e i 30.000 euro. Il prezzo può salire fino a 50.000/60.000 euro, dipende della reazione dell’erba”
Il Napoli quest’anno ha fondato i suoi successi soprattutto in casa, anche grazie ad un terreno di gioco pressoché perfetto. Il prato era l’unica cosa degna di una squadra da Champions, nel degrado totale dello Stadio San Paolo. Quando pensi potrà essere recuperato in maniera accettabile?
“Castelli tornerà tra una decina di giorni per verificare il tutto, fidando sulla buona qualità dell’erba e sul fatto che le radici fossero ancora vive. Le condizioni accettabili potranno esserci per settembre ma la perfezione assoluta, a detta di Castelli, si potrà avere soltanto tra due anni”
Ritieni possibile ipotizzare l’utilizzo di altri spazi all’aperto per i concerti in città? Cosa ne pensi di un’idea Stadio Collana, visto che dovrebbe essere in atto una riqualificazione di quell’impianto?
“Il Collana potrebbe essere un’area perfetta, anche per la pressochè immediata vicinanza della Metro. Personalmente ritengo che l’area di Bagnoli potrebbe essere ideale per pensare a nuovi spazi in tal senso, così come Città della Scienza dove è presente anche un teatro da oltre 1000 posti. Cogliamo l’occasione da questa vicenda, per lanciare un appello al sindaco Luigi De Magistris alla creazione di spazi riservati alla musica in città, spazi che abbiano due componenti fondamentali: una buona acustica ed una buona logistica.
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