Il Prof. Eugenio Albarella è stato il preparatore atletico di molte squadre, tra le quali anche Juventus e Napoli. Scelto da Zaccheroni, con il Giappone ha partecipato ai mondiali del 2014 in Brasile e ha vinto la Coppa d’Asia 2011.
In esclusiva ai microfoni di 100×100 Napoli Albarella ha parlato dellla preparazione precampionato del Napoli.
Il Napoli ha rinunciato ai soldi delle tournèe oltreoceano per lavorare in montagna. Quali i vantaggi e gli svantaggi a breve e lungo termine.
“Non sono convinto che la strategia del Napoli sia stata del tutto economicamente sconveniente. Le tantissime presenze di tifosi azzurri in Val di Sole hanno prodotto un giro d’affari estremamente interessante che fa e farà di quello del Napoli, un “Brand” sempre più prezioso ed ambito. Inoltre nelle prossime tre settimane, che io definisco “blocco tecnico”, il programma prevede 4 amichevoli di caratura internazionale che permetterà di incassare un gettone di partecipazione e di continuare a costruire lo stato di condizione ottimale per affrontare al meglio il play-off di Champions. In sintesi, da uomo di campo, sono dell’opinione che questa strategia possa dare molto più vantaggi che svantaggi. Merito del club essere riuscito a trovare una formula che permette di far convivere sia l’esigenze economiche sia quelle squisitamente tecniche”.
Dopo 3 settimane a quasi 800 mt di altitudine si torna a lavorare sulla riva del mare di Castelvolturno: quali le difficoltà e come cambia il metodo di allenamento e di alimentazione.
“Durante i ritiri in montagna si cerca solo l’opportunità di allenarsi in climi più freschi che permettano agli atleti di recuperare meglio i carichi di lavoro. Quando invece ci si allena in condizioni climatiche più calde ma soprattutto più umide, le strategie cambiano evitando allenamenti molto lunghi ma soprattutto prevedendo un protocollo di idratazione prima, durante e post training. In queste condizione difficili simili a quelle delle partite ufficiali di inizio stagione, lo staff sanitario oltre a consigliare un’alimentazione più ricca di frutta e verdura in modo da integrare acqua, vitamine e sali minerali, eseguirà esami specifici per la valutazione di idratazione intra e extracellulare per non rischiare forti disidratazioni che aumenterebbero in forma esponenziale il rischio infortunio di natura muscolare”.
Audi Cup: 1 e 2 agosto due partite consecutive con avversari tosti e prestigiosi. Di quanto si alza il rischio infortuni e come vanno gestite le due gare dal punto di vista fisico
“Per quanto concerne il rischio infortunio non vedo un aumento in percentuale in funzione del livello dell’avversario. L’unica differenza importante in questo momento della stagione è la differenza di condizione. Si può prevedere che lo staff tecnico continui nella costruzione del minutaggio della rosa, seguendo due strategie:
- due squadre diverse, una per ogni singola partita;
- distribuire i cosiddetti titolari nelle due partite e cercare di dare nel mosaico dei cambi, il maggior minutaggio possibile. Logicamente gli atleti che hanno sommato più tempo nella prima partita non saranno o saranno meno utilizzati nel secondo match. Viceversa si prevede più minuti per chi è stato poco utilizzato contro l’Atletico”.
Dopo l’Audi Cup il Napoli vola in Inghilterra per l’amichevole del 6 agosto con il Bournemouth, quindi a Napoli per l’amichevole del 10 agosto al San Paolo con l’Espanyol: tutti questi trasferimenti che sottraggono tempo agli allenamenti, quanto possono incidere sotto l’aspetto fisico e mentale.
“La programmazione di questo “blocco tecnico” è stato studiato nei minimi particolari dallo staff. Le partite cadranno ogni 4 giorni e i cosiddetti tempi morti o di trasferimento coprono 1,5 massimo 2 ore di volo senza nessun fuso da dover assorbire, fatto eccezione dell’ora di differenza con l’Inghilterra e questo non ha nessuna incidenza sia sotto l’aspetto fisico che mentale. La frequenza delle partite così fatta, oltre a verificare lo stato di condizione, permetterà in un’analisi di “Work in progress” di modulare i carichi in blocchi 1-2-1. Cioè prevedere un allenamento il giorno dopo alla partita,doppio quello successivo e uno quello precedente al match”.
Andata play-off Champions, Verona-Napoli, ritorno Play-off Champions, Napoli-Atalanta, tutto in 9 giorni: c’è il pericolo di un rilassamento mentale o di un calo fisico.
“Il calendario del Napoli porterà da subito ad entrare nel “clima”da Top Club… Al di là delle difficoltà fisiologiche di dover giocare 4 partite vere in 9 giorni, le difficoltà maggiori saranno quelle nervose. Sappiamo tutti le pressioni che la squadra dovrà gestire per la valenza del match dei play-off di Champions. A questo bisognerà aggiungere le difficoltà di esordire in campionato a Verona in un ambiente storicamente ostico e giocare anche contro la bestia nera deloo scorso campionato, l’Atalanta, dopo il ritorno dei play-off che ci avrà detto molto sotto l’aspetto emotivo e psicologico della squadra. Ecco, questi primi dieci giorni della nuova stagione ci diranno tanto dell’annata del Napoli, ma da uomo da campo dico pure che bello giocare queste partite”.
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