La dura protesta verbale del fuoriclasse verso De Laurentiis dopo i gol di ieri scatena gli animi post-gara.–
“Es tu culpa! Es tu culpa!“, le immagini non lasciano spazio ad interpretazioni. Gonzalo Higuaín ha indicato Aurelio De Laurentiis in modo veemente dopo i gol segnati al Napoli, mentre il San Paolo lo subissava ulteriormente di fischi. Un confronto, unilaterale, nato già nel pre-gara con il calciatore che mirava l’indice in modo brusco verso la tribuna autorità durante la “poco sentimentale” accoglienza nel riscaldamento.
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Se la colpa di Aurelio De Laurentiis sarebbe quella di averlo ceduto, bisogna anche capire come e in che modo si è concretizzato l’addio. Puntare il dito verso un’altra persona, senza assumersi la responsabilità delle proprie azioni non certo “cristalline”, non è propriamente corretto così come l’assenza ai microfoni della Rai nell’immediato post-gara per la consueta intervista in campo al protagonista principale.
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Ricordiamo un pò di cose. Gonzalo Higuaín ha lasciato Napoli grazie ad una clausola da 90 milioni, una postilla contrattuale che in primis non lo obbligava affatto ad accettare obbligatoriamente l’addio (in virtù di un impegno fino al 30 giugno 2018) e che soprattutto non lo costringeva a salutare per sempre di sorpresa e nel peggior modo possibile. Non è un segreto che la società si sia ritrovata col “fatto compiuto” e con le “spalle al muro”. Così come non sono segrete le notizie di un Pipita “mascherato” a Madrid per le visite mediche con la Juventus, mentre il Napoli e i tifosi lo attendevano in quel di Dimaro tranquilizzati anche dalle sue frasi durante la Coppa America.
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Esulando da ogni qualsivoglia ed esclusivo commento tecnico: andare alla Juventus e “scappare” agli occhi dei tifosi e della società dopo un triennio di grande amore, siamo proprio sicuri che sia stata una colpa totale di Aurelio De Laurentiis?
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