L’ex attaccante di Real Madrid, Barcellona e Inter ritira la sua candidatura alla presidenza della Fifa. Lo fa dalla sua pagina Facebook con una polemica contro alcune federazioni calcistiche nazionali. Luis Figo ha deciso di non voler più contendere a Sepp Blatter la presidenza della Fifa, il principale organo istituzionale del calcio mondiale. Nella lettera con la quale Figo ha voluto spiegare i motivi della sua decisione, parla di un atteggiamento equivoco di alcuni presidenti di federazioni che “un giorno paragonano il leader della Fifa (Blatter n.d.r.) al diavolo e il giorno dopo a Gesù”.
Il Pallone d’oro 2001 inoltre spiega che la sua candidatura incoraggiata dall’entusiasmo di “chi voleva cambiare e ripulire la reputazione della Fifa come oscura organizzazione, che è spesso vista come luogo di corruzione”, è stata allo stesso tempo boicottata perché, durante i vari congressi tenuti dalla Fifa e dalle altre federazioni, a un candidato è stato concesso sempre di parlare mentre agli altri no.
Inoltre Figo denuncia anche la mancanza di “un dibattito sulle proposte dei vari candidati”.
Secondo il dirigente portoghese, questa elezione alla presidenza Fifa, è un “plebiscito per consegnare il potere assoluto a un uomo (…) e credo che il 29 maggio a Zurigo non sarà un normale atto elettorale”.
Con il ritiro di Figo e di tutti gli altri candidati, a contendere la poltrona a Blatter è rimasto solo il principe di Giordania Alì Bin A-Hussein, che pur non dicendolo apertamente sarà probabilmente il candidato preferito di Figo.
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