Le prime parole di Dybala da calciatore della Roma. Di seguito quanto dichiarato dal fuoriclasse argentino ai canali del club giallorosso.
“Sono molto contento, per prima cosa. Sono molto felice di essere qui e di poter iniziare dopo una lunga attesa. Avevo voglia di conoscere compagni, allenatore e la gente che lavora per la Roma“.
Come sono andate le ultime ore di trattativa?
“E’ stato tutto molto veloce, con la trattativa nell’ultimo weekend. Io avevo voglia di iniziare, abbiamo preso la decisione velocemente e dopo i controlli del caso abbiamo potuto firmare per iniziare questa avventura“.
Cosa l’ha convinta della Roma?
“Tante cose. La chiamata del mister, del direttore, l’aver parlato col presidente e con la proprietà. Mi hanno dato certezze ed il mister è stato chiaro con le sue idee, questo è stato importante. E poi giocare per questa squadra, per ciò che rappresenta in città, nel paese e nel mondo“.
Ringraziamenti particolari?
“La mia famiglia ed i miei amici che mi hanno spinto a venire qua. Loro sono sempre con me. E poi la gente della Roma che ha fatto di tutto per farmi arrivare qua“.
Cosa si aspetta da Mourinho?
“Lo conosciamo tutti per quello che rappresenta nel mondo del calcio, per quello che ha fatto e per quello che farà. Le sue chiamate mi hanno emozionato, abbiamo parlato a lungo. Io ho giocato con i migliori della storia del calcio e oggi posso lavorare con uno degli allenatori più forti della storia del calcio“.
Quali gli obiettivi personali di Paulo Dybala?
“Mettermi in forma per essere all’altezza della squadra. Poi aiutare i compagni, voglio far continuare la squadra a vincere con la mentalità del mister. Poi c’è un Mondiale vicino, la preparazione sarà al massimo per dare il meglio alla squadra e arrivare a fine anno con la possibilità di vincere un trofeo“.
Com’è vista la Roma dall’esterno?
“E’ internazionale, la conoscevo anche prima di arrivare in Italia. Negli ultimi anni c’è stata una crescita importante, la società è seria e lo si vede da fuori, ma soprattutto da dentro come dimostra il trofeo dello scorso anno. Speriamo di raggiungere tanti altri obiettivi insieme“.
L’esultanza da fare in giallorosso?
“Sono appassionato di questa città, ho visto tanti film perché da piccolo. Era destino che un giorno io dovessi essere qui“.
La maglia numero 21?
“Ho parlato col direttore: mi aveva proposto di indossare la 10, so che è molto importante qui per Totti. Credo che quel numero e quella maglia debba ancora essere sua per ciò che rappresenta. Ho ringraziato, per portare una maglia del genere serve rispetto e responsabilità, quella è ancora la sua maglia. Magari un giorno potrò portarla, ma oggi mi tengo il 21 che è un numero importante con cui ho iniziato a vincere e spero di farlo anche qui“.
La passione dei tifosi?
“Quando giochi all’Olimpico per noi sudamericani è come giocare in Argentina o Brasile. In Europa è difficile trovarlo. Le sensazioni sono belle. Giocare con la propria tifoseria dietro all’Olimpico sarà unico“.
Il legame dei tifosi con la città dimostrato dopo la vittoria in Conference?
“Ho visto le immagini e ho parlato coi miei compagni di quella giornata. Loro sono rimasti impressionati, per come ha festeggiato la gente e per come li ha ringraziati. Questo dimostra il calore ed i sentimenti di questa città per questa squadra e per questa maglia. Avere dei tifosi così vicini è d’aiuto“.
I tifosi scatenati sui social?
“Voglio ringraziarli per tutti i messaggi, è difficile rispondere a tutti. Spero di vederli presto e di potergli dare tanta gioia“.