Più che dispensatore di verità, si è sempre mostrato un grande stratega. Maurizio Zamparini, Presidente del Palermo, ha sempre dimostrato di avere le stimmate di un imprenditore di successo.
Di bugie, nel corso della sua storia di presidente del club siciliano, ne ha dette tante, tutte volute, tutte strumentali, tutte finalizzate ad un tornaconto personale, tutte mirate alla valorizzazione di un proprio bene. Ma è normale sia così. E’ giusto sia così. E’ ciò che deve fare un grande imprenditore.
Sono decisamente molte le volte in cui il vulcanico presidente ha confermato il proprio allenatore per poi licenziarlo la domenica successiva, sono altrettante le volte in cui ha minacciato di abbandonare il mondo del calcio, a lui non più gradito, per poi rimanere ben saldo sulla sua poltrona di presidente del Palermo.
Ieri, l’ennesima “bomba”. Dybala al Napoli. Credergli? Due semplici ragionamenti fanno propendere per il “no”:
1) Dybala sarebbe un grandissimo acquisto, ma andrebbe ad occupare una posizione di campo nello scacchiere azzurro abbondantemente saturo e soddisfacente.
2) Il suo valore di mercato, dopo una stagione straordinaria, non sembrerebbe rientrare nei parametri del Napoli (a meno che non si prospetti una molto improbabile cessione eccellente (Higuain).
3) Sul folletto argentino hanno messo gli occhi le squadre più blasonate d’Europa. Quale migliore occasione avrebbe Zamparini di creare concorrenza per scatenare un’asta ed alzare ulteriormente il prezzo del cartellino del suo gioellino?