Il responsabile dello staff medico del Calcio Napoli e il fisiatra Dott. D’Andrea ospiti a “Buongiorno regione” su RaiTre. Lo staff medico del Calcio Napoli è uno dei più competenti e preparati a livello mondiale. Questa mattina il responsabile dello staff medico, il Dott. Alfonso De Nicola, e il fisiatra del club napoletano, Dott. Enrico D’Andrea, sono stati intervistati da RaiTre durante il programma “Buongiorno Regione”.
Queste le parole del Dott. De Nicola sull’importanza della prevenzione:
“Noi curiamo le macchine di Formula Uno dello sport. Per chiunque fa un’attività sportiva e non solo per loro, la cosa più importante è prevenire le patologie prevedibili più importanti quelle gravi, come ad esempio la morte improvvisa. Lo sport fa bene, ma quando è fatto in assoluta sicurezza. L’elettrocardiogramma è uno degli esami da fare, anche se noi consigliamo una serie di esami in modo preventivo. Un esame in più, quando fatto bene, può servire a salvare una vita. Un ecocardiogramma, secondo noi, è fondamentale.
I nostri calciatori sono dei professionisti veramente seri. Vengono un’ora prima di ogni allenamento e si preparano all’allenamento. Questo, secondo me, è fondamentale perchè tutte alterazioni biomeccaniche che determinano una minore ergonomia di movimento vengono eliminate già prima dell’allenamento”.
IL Dott. D’Andrea ha invece parlato del suo compito per preparare i calciatori:
“Io mi occupo di terapia manuale all’interno della squadra. Il mio lavoro consiste nello sbloccare, come si suol dire, in tutti i calciatori le articolazioni e la schiena per prepararli principalmente alla partita, all’evento sportivo, per fare in modo che queste “macchine” siano il più possibile perfette e di limitare al massimo gli infortuni. Grande importanza è la postura corretta: è molto utile mantenere il corpo sempre ben allineato”.
Ha chiuso l’intervista il Dott. De Nicola sullo studio del DNA degli atleti:
“Noi del Calcio Napoli, sotto la spinta del presidente che ci ha sempre invogliato a fare ricerca, abbiamo stabilito una collaborazione con il Dott. Antonio Girdano del Temple Institute di Philadelphia per quello che riguarda lo studio del DNA degli atleti. Studi importanti sul DNA hanno dimostrato che le abitudine e lo stile di vita e le attività che si svolgono, possono in qualche modo mutare il DNA stesso. Quindi riuscire a capire quali sono le condizioni che mutano in senso positivo il DNA per noi sarebbe importantissimo. E’ un lavoro molto lungo e noi crediamo che ci vorranno degli anni prima di avere dei risultati scientifici certi”.