Beppe Dossena, ex calciatore, fra le altre, di Udinese e Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “1 Football Club”, in onda su 1 Station Radio.
“Inter? Sono ancora i favoriti per lo Scudetto. Gli addii di Lukaku e Hakimi hanno trasmesso agli altri calciatori orgoglio e cattiveria agonistica. C’era la volontà in questi ragazzi di dimostrare che l’Inter non era solo Lukaku. Inzaghi ha portato semplicità nell’impartire ordini e il suo modo di giocare. Non hanno fatto grandissime operazioni, ma sono andati a prendere giocatori ideali al nuovo allenatore. Non è stato semplice il loro mercato per via dei problemi finanziari, ma avere un dirigente dell’esperienza e della personalità di Marotta ha aiutato. Bologna? I messaggi dell’allenatore hanno sempre un preciso indirizzo, ma con l’Inter avevano davanti una squadra superiore. La partita col Genoa è stata bella, il rigore se fosse stato rivisto sarebbe stato annullato. Questo match è la dimostrazione che ogni sfida bisogna sudarsela. Torino? La garanzia dei granata è Juric, soffriranno meno e avranno meno problemi per la permanenza in A. Il tecnico è una polizza assicurativa sotto questo aspetto.
Udinese? A parità di condizione, a questi livelli, la sconfitta è tutta merito del Napoli. I friulani sono una squadra solida, ma gli azzurri sono di un’altra categoria. Sampdoria-Napoli? Gara complicata per i partenopei, i blucerchiati sono molto compatti, con idee precise di gioco e non hanno cambiato modo di giocare rispetto a Ranieri. Per vincere, la squadra di Spalletti avrà bisogna di una grande forza mentale. Le prospettive di Insigne e company sono importanti, ma bisognerà aspettare il corso della stagione. Anguissa? Il Napoli ha preso un fenomeno. Juventus? Vedere questa squadra in quella posizione di classifica fa effetto, il lavoro che aspetta Allegri e la società non è per niente facile perché ci sono diversi problemi, dallo gestire le gare al modo in cui si è in campo. Si notano queste difficoltà anche dai messaggi che sono usciti fuori dalle conferenze, dal campo, i quale prima non facevano parte assolutamente dello stile Juventus. Ad oggi la escludo dalla corsa Scudetto, poi, però, questa squadra ci ha insegnato che anche con partenze brutte sono riusciti a riprendersi”.