Diritti e Poteri
Il 13 novembre è stata fissata l’ennesima Assemblea della Lega Serie A interamente dedicata alla ripartizione dei diritti televisivi. Per il calcio italiano, niente cambia, gli argomenti sono sempre gli stessi, a dispetto della crisi, dell’impoverimento tecnico del campionato e dello svuotamento degli stadi, di riforme, progetti e programmi innovativi, nulla. Oggi, esiste solo la ripartizione dei diritti televisivi. Infatti, i punti dell’ordine del giorno, sono:
1. Verifica poteri;
2. Certificazioni da parte della Lega dei crediti delle Società derivanti dalla ripartizione dei diritti audiovisivi della s.s. 2013-2014;
3. Proposta di Infront contratto di consulenza e collaborazione strategica con la LNPA;
4. Illustrazione da parte dell’ advisor Infront delle possibili strategie di commercializzazione centralizzata dei diritti audiovisivi della LNPA per il periodo post 2015;
5. Comunicazioni del Presidente.
Come già analizzato, la scorsa Assemblea, il presidente di Infront Italia, Marco Bogarelli, ha presentato una proposta di 5,5 miliardi per sei stagioni, dal 2015 al 2021. Tutto nasce dall’esigenza di attivare con sollecitudine le procedure per la commercializzazione dei diritti tv relativi alle competizioni del prossimo triennio 2015/16, 2016/17 e 2017/18. Infront assicurerà un minimo di 900 milioni a stagione, con una proroga del contratto fino al 2021, che presenterà una sola variazione: la quota salirà da 900 a 930 milioni per le stagioni 2018/19, 2019/20 e 2020/21. Margini di incertezza per il prossimo triennio non dovrebbero esserci, Infront otterrà i diritti senza grandi difficoltà, i problemi potrebbero nascere per il secondo triennio, in quanto altri advisor hanno manifestato interesse, senza tralasciare l’ipotesi di un intervento dell’antitrust per posizione dominante di un a società che, di “consulenziale”, non ha, ormai, palesemente, nulla. Intanto, il Comitato esecutivo della Fifa, ha incaricato la Media Partner&Silva società legata alla Infront e detentrice dei diritti per l’estero del calcio italiano, di vendere in Italia i diritti tv per i Mondiali 2018 e 2022. ”Di solito – ha spiegato il capo comunicazione della Fifa Walter De Gregorio – la Fifa vende direttamente i diritti per i Mondiali. Ma dato che abbiamo qualche difficoltà con il mercato italiano, abbiamo incaricato una società specializzata”. Apparentemente niente di strano, salvo analizzare come, la Fifa del Presidente Blatter, decide di affidare ad una società legata al nipote di Blatter, legata alla società che commercializza i diritti esteri del calcio italiano, guidata da ex manager di Milan Channel, soci della Infront, di commercializzare i diritti televisivi dei prossimi mondiali 2018 e 2022, avvenimenti, che in tutto il mondo, la Fifa vende direttamente. Dobbiamo solo attendere la prossima assemblea e vedere se la questione dei diritti televisivi, già intricata, vada ad intrecciarsi con le problematiche societarie che sta vivendo Adriano Galliani ed il Milan, con la richiesta di un cambio di filosofia aziendale, del consigliere di amministrazione, Barbara Berlusconi, che potrebbe portare ad un ribaltamento della guida della società di Berlusconi, ed anche, ad un radicale mutamento della prospettiva di gestione dell’intera Lega di Serie A.