L’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere dello Sport.
“Sarà una prima volta per tutti. Non so nemmeno se sarà l’ultima perché il calcio si adegua ai cambiamenti, si evolve. Il Covid ci ha insegnato a rimodellare tutto, ci ha cambiato la vita, abbiamo iniziato a lavorare da casa e fare la spesa senza uscire. Magari il Mondiale a dicembre ci insegnerà qualcosa di nuovo. Rappresenta un’incognita ma sarà sicuramente stimolante.
Le anomalie sono due. Il campionato inizia prima, sembrano solo pochi giorni, ma non è poco. La preparazione non si può anticipare troppo altrimenti si esagera quindi bisogna essere più efficaci e prestativi all’inizio perché ci saranno davvero due campionati distinti. L’altra anomalia è che si giocherà già da Ferragosto e non è mai successo.
Mercato durante le prime giornate? Non è una bella cosa. Non aiuta a portare equilibrio nella squadra, a concentrarsi durante la settimana perché nel frattempo le chiacchierare prima e dopo le partite vanno avanti a discapito della concentrazione. Bisognerà conviverci, come in tutte le cose bisogna prendere pro e contro di questo mondo. Di certo il mercato non facilita il lavoro di gruppo. In un mondo ideale non lo vorrei però c’è e bisogna conviverci.
Bisognerà pensare anche a una seconda preparazione invernale, a un mini ritiro da organizzare in funzione della squadra a disposizione e dei nazionali che ogni squadra riuscirà a trattenere. Il Mondiale non è come il periodo della sosta per le nazionali. Dura un mese, ci vanno solo le squadre qualificate e non tutte come per le qualificazioni.
Non c’è tempo di dire aspettiamo, partiamo piano e poi veniamo fuori alla distanza. Se parti bene puoi trovare continuità, l’entusiasmo aumenta e i risultati continuano ad arrivare. In una situazione così atipica si pensa al breve termine, i carichi saranno gestiti in funzione di un inizio anticipato e super denso. Non ci si è allenati mai per essere al top a febbraio, si vogliono i punti subito per continuare a far punti anche dopo. Quest’anno si parte prima e ci si fermerà di più durante la stagione.
Big in Europa? Tra queste squadre il gap è decisamente ampio. Dipenderà dagli organici, dalle tante partite ravvicinate. Può essere un fattore in grado di influire sui risultati. Di certo le squadre di medio livello vorranno crescere, sarà interessante l’approccio di tutti e potrà portare maggiore equilibrio e quindi più spettacolo. Bisognerà vedere nei momenti topici come saranno messe le rose perché a un certo punto anche le big con l’organico ridotto potrebbero accusare la fatica nelle gambe.