DINO FALCONIO (SUB-COMMISSARIO AREA BAGNOLI) A RADIO MARTE: “FORTI CRITICITA’ PER UNO STADIO A BAGNOLI, MA SONO STATI DISPOSTI NUOVI STUDI. MOLTO CONCRETI I MARGINI PER UN CENTRO SPORTIVO”
“Stadio e centro sportivo a Bagnoli, difficile inserire un impianto sportivo di quelle dimensioni nel nuovo piano regolatore?
Nella riunione tra il Ministro Fitto, il sindaco Manfredi e il presidente della SSC Napoli De Laurentiis
– ha detto il sub-commissario del Governo per la bonifica dell’area Bagnoli-Coroglio a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live –
sono stati disposti ulteriori accertamenti sulla possibilità di provvedere a questa impresa.
Di fronte ad una nuova indagine tecnica non posso anticipare i risultati, ma posso dire che ci sono forti criticità di ordine urbanistico, logistico, infrastrutturale ed edilizio perché ci troviamo in piena zona sismica.
Lo stadio comporterebbe una revisione del piano urbano e bisognerebbe pensare alle problematiche di viabilità?
Ho sempre indicato il profilo logistico ed infrastrutturale come la criticità più grave da superare non perché irrisolvibili in prospettiva ma nell’immediato o in tempi brevi.
Per entrare nel territorio di Bagnoli si devono superare due strozzature, ovvero Cavalleggeri D’Aosta, con via Diocleziano che è già di per sé spesso bloccata, e Piazzetta Bagnoli dall’altra.
La terza via di entrata è la discesa di Coroglio. E’ dunque insufficiente il sistema di collegamento – al momento consentito solo su gomma e non su ferro – perché non arriva nella piana di Bagnoli e si tratta di un’area anche sprovvista di parcheggi.
Se invece ragioniamo da qui a 10 anni abbiamo prospettive diverse di nuove infrastrutture.
Dovrebbe finalmente sorgere un sottopasso che collegherà Bagnoli direttamente allo svincolo della tangenziale di Agnano, eviti in sotterraneo tutto il centro abitato.
Inoltre, in futuro ci saranno due fermate della metropolitana e in generale si dovrebbero potenziare i trasporti Smart.
Napoli deve essere all’avanguardia da questo punto di vista e come stadio bisogna attrezzare qualcosa che sia all’altezza dei moderni stadi.
Non possiamo restare legati all’idea del vecchio San Paolo, oggi lo stadio deve avere una serie di servizi diversificati con parcheggi prenotabili da casa con telepass e quindi in grado di permettere una facile fruibilità dell’esperienza allo stadio.
Inoltre, servirebbero una serie di tecnologie che consentano coperture mobili come il Santiago Bernabeu o l’irrigazione del prato.
Bisogna distinguere tra la costruzione di uno stadio e quello del centro sportivo: sotto quest’ultimo aspetto posso dire che ci sono margini molto concreti che si possa realizzare la casa del Napoli a Bagnoli perché ci sono spazi che già urbanisticamente sono destinati al Parco dello sport e che arrivano a circa 14 ettari.
Una parte consistente di questo ex parco dello sport è in trattativa per il tennis ma c’è un’altra porzione, che corrisponde più o meno all’altra metà, che può essere destinata al calcio Napoli inteso come centro sportivo.
Il centro Paradiso, a cui sono legatissimo, purtroppo ha un solo campo mentre a Bagnoli ci sarebbe lo spazio disponibile per le nuove esigenze, con più campi.
In generale – ha concluso il dott. Dino Falconio – contiamo davvero di restituire l’area di Bagnoli a Napoli e ai cittadini.
Grazie al commissariato di governo guidato da Gaetano Manfredi, è stato già messo a punto lo stanziamento economico per la bonifica.
Stiamo trattando col governo per i fondi, al termine dei lavori Bagnoli sarà un faro di modernità ed ecosostenibilità con l’ausilio più unico che raro del paesaggio di cui si gode da Bagnoli”.